Sono immaginaria – di Rossella Bonechi

Il tavolo è tavolo il vino è vino il bicchiere è bicchiere io invece sono immaginaria fino al midollo
Quindi posso essere di volta in volta quello che voglio o quello che posso, mai una cosa sola, mai un’unica cosa.
Quindi non so di che materia sono fatta, né servile come un tavolo da ballarci sopra né da riempire di sguardi altrui come un bicchiere né inebriante ma per poco come il vino.
Forse sono immaginaria perché non voglio essere definita, ho parti nascoste di me che mutano e variano a seconda del raggio di luce che le illumina.
Forse sono immaginaria perché così posso contenere tante me tenute insieme dai miei princípi e valori e mi piace pensare che quelli non siano affatto immaginari.
E quando sento di sfumare nel troppo indefinito inizio a ballare. Ballo e ballo perché la concretezza del mio corpo mi strappa giù dalle stelle.










