L’immagine e la riflessione di Sandra – Il gettone telefonico

Il gettone telefonico – di Sandra Conticini

Il gettone telefonico segna un tempo ormai passato. In estate, dopo cena, davanti alle cabine telefoniche dei luoghi di villeggiatura eravamo in tanti a telefonare. Si formavano delle file così lunghe che a volte sono stata anche mezz’ora ad aspettare e, non era detto che riuscissi a chiamare perchè le linee erano intasate ed  il giorno successivo dovevo riprovare. Quando anche i genitori erano in ferie nel mio stesso periodo erano guai, perchè dove andavano non avevano il telefono e  dovevo chiamare una vicina che poi riferiva che avevo chiamato. Insomma potevo  fare prima a tornare a casa.

Però il fatto che non si sapeva se si chiamava e quando, l’ansia   veniva dopo una decina di giorni e non dopo dieci secondi come ora.

Ricordo quando in casa fu messo il vecchio telefono nero attaccato alla parete.  Uno solo per due famiglie con tariffa duplex per spendere meno, fu un bel cambiamento. Se oltre al telefono avevi il televisore, il frigo e un auto eri considerato ricco.

 All’inizio si sentiva un trillo, e si diceva: – Ma cos’è questo rumore? Quando si rispondeva dall’altra parte non c’era più nessuno, avevano riattaccato..

Il gettone fu sostituito da carte telefoniche prepagate  poi con l’avvento dei cellulari sono sparite anche le cabine telefoniche e i telefoni pubblici.

Ora  il cellulare comanda, chi non ce l’ha è considerato una mosca bianca. Sempre a portata di mano perchè si pensa di poter sapere tutto di tutti e di tutto, ma quanto stress ci crea.

Ci sentiamo anche due  tre volte al giorno, videochiamate, fotografie, video, ma è proprio necessario?

Tutti siamo cascati  in questo circolo vizioso, bisognerebbe riuscire ad usarlo nella giusta maniera, perchè senz’altro è comodo, ma difficile da prendere in piccole dosi.

Comunque Vecchio gettone ti ricordo sempre volentieri, sei rimasto nel mio cuore perchè mi ricordi i bei momenti della mia gioventù!

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

4 pensieri riguardo “L’immagine e la riflessione di Sandra – Il gettone telefonico”

  1. Riflessione molto seria, su un cambiamento epocale del nostro mondo comunicativo che ci ha invaso nel profondo. Il telefono da strumento a padrone delle nostre anime, vera e propria droga, spesso neppure tanto leggera, di cui saremo sempre più dipendenti anche perché tutto congiura a renderlo indispensabile anche per motivi molto seri e essenziali. Spesso ci salva la vita, spesso è il solo elemento di unione con il mondo esterno, spesso copre momenti di solitudine o di pericolo, purché sia sempre carico ed efficiente, altrimenti il dramma ci pervade inesorabilmente.

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  2. Mooolti anni fa il geniale Nikola Tesla profetizzò che in un prossimo futuro tutti avrebbero potuto comunicare telefonicamente con un piccolo apparecchio che si poteva tenere in una tasca, oltre a potersi scambiare missive ed immagini, ma aggiunse anche che non sarebbe stata una forma di progresso, ma un’ulteriore forma di controllo…

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  3. Erano tempi in cui la lentezza dei gesti accompagnava un benessere generale e tu hai fatto una fotografia vera di quei momenti e hanno risvegliato tanti ricordi…la fila, il duplex, la chiamata dalla vicina…brava Sandra

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  4. Tempo passato si comunicava in modo diverso, ma della nostra vita forse ne gestiamo il trenta per cento, l’altra parte l’industria in tutte le sue forme, nel bene e nel male

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