Donna sola – di Carla Faggi
Ci sono tanti tipi di paura ma la sua non è quella forte, acuta e adrenalinica, è più quella sottile quasi impalpabile che non chiameresti neppure paura perché è più sofferenza diffusa, instabilità interna, quel sottile malessere che ti fa dubitare di tutto, anche del tuo essere lì ora, quella da debolezza alle gambe, che ti fa porre mille domande a cui non sai rispondere.
La donna fissa il vuoto davanti a se e permette ai suoi pensieri negativi di aggrapparsi silenziosamente al cuore; chi è lei in fondo, una donna sola che non ha nessun altro oltre a lui, non figli, non nipoti, solo lui.
Si accarezza i suoi lunghi capelli come a proteggersi dal senso di confusione e dalla mancanza di respiro che sente subentrare ma ormai la sua sottile paura è diventata ansia ed è straripata in previsioni negative e catastrofiche.
Paura della propria morte. Di una propria morte dolorosa. Paura della morte di lui. Di essere lasciata sola.
E allora la sua preghiera va a lui: non lasciarmi ti prego, non ammalarti, non morire. Non prima di me. Non lasciarmi sola
MATITAECIELO 
Dove guardi donna sola, colori chiari, ordinata e seria eppure un po’ smarrita? Lo scheletro un po’ consunto eppure dritto, sicura dell’educazione ricevuta, degli esempi, di dove si trova “la parte giusta”, di cosa hanno lasciato i genitori oltre l’argenteria del salotto. Sei bella, sei coraggiosa, vai dritta verso il futuro che sai incerto, sicuramente difficile, conservando la leggerezza delle corse nei prati che da tanto non fai più ma che restano curiose nel tuo corpo, adolescente per sempre
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La solitudine…..uno spettro/ specchio che spaventa, paralizza..
È un virus, l’ ansia, che annienta…
Abituarsi alla morte al distacco è un esercizio difficile, impossibile..
La TUA SOFFERENZA DOLOROSA va affrontata guardando davanti, senza chinare il capo …mai❣
Semplicemente vero il tuo : donna che fissa il vuoto…
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Stavo anch’io per scegliere questa immagine poi ho avuto paura e non l’ho fatto
Grazie per averlo fatto te in un modo così nudo e vero
Grazie anche delle parole di chi ha commentato prima di me
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Solitudine,paura della morte, dell’abbandono, ci accomunano tutti,uomini e donne senza esclusione .Sentimenti davvero bipartisan .Ecco perché mi è tanto facile vibrare sulla stessa lunghezza d’onda di questo dolce e disperato scritto.
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La Carla che ha paura. La paura che abbiamo tutti e che nessuno confessa. La voragine in cui lentamente ci stiamo incamminando. Ti abbraccio Carla, con la mia paura uguale.
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Non ci sono altre parole oltre le tue Carla. Fai un ritratto perfetto. Credo che la perdita del compagno sia un dolore insuperabile. Non ci sono figli o nipoti che tengano. In alcuni casi esistono, è vero, ma non sanno, non possono sapere, è meglio che non sappiano. Hanno la loro vita, le loro beghe, le loro malattie: talvolta sono lontani di cuore e di fatto. Spesso il loro male di vivere è superiore. Esistono però delle strategie che colmano il baratro. Vanno cercate, sperimentate. Io l’ho fatto. Innanzitutto c’è da imparare a guardare la vita da un altro punto di vista. Ci vuole uno sforzo gigantesco ma serve anche solo per non invidiare quelli dai capelli grigi che per strada si danno la mano: inutile dispendio di energie! Non ti preoccupare e godi questo bellissimo amore che hai, che diffondi e che fa godere chi ti sta intorno.
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Eh si purtroppo uno dei due solo deve rimanere perchè sarebbe bello scegliere di poter andarsene insieme. Più gli anni passano e più fragili e paurosi si diventa 😏
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Molto bello Carla…queste paure sono anche un po’ le nostre…metti a nudo un’anima a partire dalla foto.
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Bella la tua preghiera Carla…un’implorazione accorata che mette a nudo la paura più grande…
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