Muretti di pizzo- di Luca Miraglia

Il verde nebbioso eppure abbagliante delle colline d’Irlanda è mascherato da infiniti pizzi di muretti a secco: bassi, bianchissimi, disposti per linee irregolari che seguono il piegarsi del suolo e il poggiarsi dei venti oceanici.
Quei muretti non tracciano confini, non segnano un al di qua o un al di là: semplicemente ricamano le linee del vento sui poggi verdissimi, a difesa di quel poco che vi si può coltivare. Sono memoria di una umanità offesa che ha saputo, voluto pervicacemente resistere.
Non serve scavalcarli o seguirli per percepire la loro forza: basta leggere a distanza il bianco ricamo di pietra tracciato da mani esperte e disperate insieme, per sentirne il respiro vitale che ti accoglie.
Dopo aver cercato su internet ” pervicacemente” ho riletto con piacere il tuo scritto…io che non amo: il dove, il quando…mi son trovata con poche parole nel verde d’Irlanda….
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Mi sembra di vederla questa campagna. Battuta dai venti,odorosa di salmastro,colorata e impreziosita dal bianco di muretti che non fanno paura.
Sono bassi ,aggirabili,sorpassabili e non incombenti e grigi.Risaltano sul verde .Scenografia dipinta con le parole .
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Grazie
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