Il Gioco del mondo – di Sandra Conticini

Il gioco del mondo dovrebbe sempre finire che qualcuno vince e un altro perde, come succedeva quando eravamo bambini. Chi perde fa qualche lacrimuccia e amici come prima.
Dov’è finito il mondo che conoscevo da bambina?
Ai miei occhi sembrava semplice, ognuno aveva il suo ruolo. Il lavoro dei ragazzi era giocare, studiare, divertirsi con le cose semplici, avere rispetto delle persone più grandi di loro e, quando facevano qualcosa che non dovevano, erano nocchini.
La semplicità ormai è difficile trovarla, l’umiltà non esiste più ed anche l’amore per gli altri non si sa cosa sia.
Mi sento come una barca alla deriva perché “il gioco del mondo” gira intorno ai soldi, al potere, alla cattiveria, alla prepotenza e, anche se cerco di assecondarlo, non mi piace per niente.