Rossella Gallori – TESSERE

TESSERE di silenzio
TESSERE di assenzio
Il telaio si era rotto, il tessuto era venuto sghimbescio, increspato, storto nel disegno…
Poco per una gonna, inutile per un gilet, forse una toppa?
TESSERE, io non tessevo
Crescevo
Non capivo
Vivevo
Ci feci una cravatta, con la lana disfatta.
TESSERE di partito, TESSERE del tram, TESSERE di uno stupido spaccio, anche la foto della Madonna, sembrava il lasciapassare per un posto migliore.
Cucivo a mano in un caos speciale, aghi senza cruna, fili arruffati, quasi sbiaditi, dai colori stupendi…inimmaginabili.
Tessevo, pregavo, cucivo, mentre mordevo la mela che aveva un verme di seta goffrata…
Tessere come verbo, tessere come sostantivo, tessere derivate da tessuto, dal creare rapporti, intrecci, collegamenti, nuove cose da fili vecchi, vecchie cose con nuovi fili……
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