Sergio non crescerà mai secondo Daniele

Sorprese su sorprese – di Daniele Violi

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Un telefono vecchio come il cucco, da tavolo, colore nero, di bachelite, del nonno fattore di una grande Azienda Agricola, vide la cornetta impegnata per giorni. Alla fine Sergio ce l’aveva fatta. Era riuscito a rintracciare almeno 7 compagne e compagni che con lui, in tempi di liceo, avevano realizzato insieme per 2 mesi, una occupazione e autogestione del Liceo Mamiani, coinvolgendo con capacità e spirito di organizzazione, gran parte delle studentesse e studenti che erano incantati dalla sintonia di visione e lucidità di questa classe del I Ginnasio, che con determinazione voleva portare avanti una protesta che risultò subito di forte impatto per una città, abituata troppo alla tranquillità di un dolce tran tran. Bene era andata così, solo 7 avevano risposto all’appello, ed erano disposti a passare qualche ora in compagnia e di sicuro oltre ai ricordi, sapevano che qualche sorpresa sarebbe spuntata dal cappello di Sergio.      Pensò Sergio, di convocare insieme ad un appuntamento in luoghi diversi, sia Sandro che Daniela, con un passato insieme di studi universitari, presso Piazza Elia Dalla Costa. Lo stesso fece con Anna e Stefano che diciamo avevano avuto un travagliato rapporto di amore-odio e che poi si erano lasciati definitivamente. Appuntamento per loro a Badia in piazza di fronte alla chiesa. A Gabriele, Sergio chiese, visto la sua passione per i caravan fin da giovane, se poteva raccattare Luciano e Rita al parcheggio di fronte al Circolo di Candeli. Poi a tutte e tutti dei tre gruppi che aveva organizzato, chiese di fermarsi davanti a tre chiese differenti e di scattare una foto come prova diligente di esecuzione e poi li fece confluire tutte e tutti insieme presso la stazione dei carabinieri di Pelago, e pregò Gabriele di farli accomodare sul suo caravan di color pisello da sbucciare e partendo dalla caserma, dovevano iniziare a cantare uno ritornello del famoso Marasco. Tutto doveva apparire allegro e pieno di gioia. Il tragitto di questa comitiva di spensierati prevedeva poi di fermarsi come un depistaggio, presso un alberghetto nella frazione di Grassina di Pelago. In un vaso di una pianta di Ortensia aveva nascosto una busta nera con indicazioni per arrivare all’appuntamento in un vecchio palazzo padronale nella campagna. Dopo peripezie e accidenti che Gabriele ebbe modo di esplicare, arrivarono con il caravan, davanti a questo palazzo con torre ma, con grosso dispiacere non trovarono Sergio ad attenderli. Si guardarono in giro e anche se pioveva decisero di girare attorno a questo vecchio fabbricato, lambito di rovi e siepi incolte. Erano tutte e tutti preoccupati. Ma per quale motivo non si faceva vedere Sergio? Ad un certo punto, dietro un folto cespuglio, apparve una figura avvolta in un lenzuolo bianco con cappuccio, una croce in mano. Era Sergio che dopo un po’ di stupore iniziò a vociare…… sono un messia che vi vuole salvare…..Poi con dolcezza disse….volevo farvi partecipe; scusate ma ho deciso di cambiare lavoro.

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

2 pensieri riguardo “Sergio non crescerà mai secondo Daniele”

  1. Dice che piantare alberi, fare figli e scrivere allunga la vita e aiuta a incanalare progetti e fantasia.
    Un abbraccio.

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