Sergio incontra Facebook nel racconto di Sandra

La trovata di Sergio – di Sandra Conticini

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Sergio andò su Facebook  e decise di runire tutti i compagni di liceo, o almeno quelli che trovava. La ricerca non fu facile, qualcuno sembrava sparito dalla faccia della terra, qualcuno non era sui social, altri non rispondevano al telefono, alla fine decise che al ritrovo sarebbero stati soltanto otto. Siccome erano anni che non si vedevano Sergio decise che per riconoscersi dovevano presentarsi tutti con una girandola con i colori della pace.

I primi tre si sarebbero ritrovati al parcheggio dei Ponti a Bagno a Ripoli e ci sarebbe stata Rita, che tutti ricordavano come uno schianto di ragazza, ma inconcludente. Doveva diventare avvocato come suo padre e suo nonno, ma dopo varie storie era approdata in una scuola di ballo.

Gabriele arrivò con la divisa da militare con tanti gradi sulla mostrina, ma nessuno seppe che grado veramente avesse, e forse neppure lui perchè non seppe dirlo a nessuno. Il terzo era Stefano in giacca e cravatta, un po’ borione, con una bella pancia e sempre con quel cellulare all’orecchio che sembrava dirigesse il suo albergo del centro di Firenze, anche da lontano.

Erano stati tutti molto puntuali e partirono per la seconda tappa che sarebbe la stazione di Pontassieve dove c’era  Sandro  il grande luminare di medicina e ricercatore, che ultimamente aveva fatto una grande scoperta su un nuovo vaccino contro  il cancro. Nonostante la sua fama era rimasto il ragazzone del liceo semplice, disponibile e con un bel cervello.

Anna,  aveva cambiato diverse trattorie ed osterie, ma ora era in un ristorante stellato  grazie alla sua ricetta delle frittelle di riso. Venivano da tutto il mondo per mangiarle. Aveva partecipato a tanti concorsi culinari ed era diventata una delle più note cuoche della televisione. Quando  passeggiava per le strade della città e le chiedevano la ricetta, tergiversava ma  non svelava mai il vero segreto. Anche in questa occasione si presentò con un vassoio di frittelle che, inutile dire, fu preso d’assalto e non arrivò a destinazione.

Aspettarono un bel pò prima di poter ripartire,  perchè nell’agriturismo nella campagna senese di Daniela c’erano stati dei grossi problemi con le fosse biologiche e non poteva abbandonare gli ospiti in una situazione del genere, poi sempre a causa della fila per  cantieri sulla Siena Firenze  arrivò con circa due ore di ritardo.

Finalmente riuscirono ad arrivare a  Diacceto dove ad attenderli c’era Luciano, agente immobiliare, grazie a lui, avevano trovato quel  vecchio castello fatiscente nella campagna di Pelago.

Fu un’avventura raggiungerlo, iniziava a fare buio e  piovigginare, google maps non riusciva a trovarlo, Sergio non rispondeva al telefono… alla fine videro una torre in lontananza, scesero dalle macchine e si avviarono a piedi.

Rita iniziò ad imprecare perchè i tacchi affondavano nella mota e non riusciva a camminare, Anna si era messa un fazzoletto in testa per non sciuparsi la pettinatura che si era fatta la mattina, Stefano che, siccome non c’era campo, non poteva dirigere il suo albergo.  Quasi tutti si pentirono di aver accettato questo invito.

Il castello era buio, bussarono, nessuno rispose. Aprirono la porta socchiusa ma la luce non c’era  e Sergio non rispondeva. Accesero il fuoco e le candele che avevano trovato, si scaldarono, si tolsero l’umido che avevano addosso. Intanto di Sergio non c’era traccia.

Sempre il solito grullo Sergio, non è migliorato nemmeno da vecchio!!!

In cucina c’è da mangiare di tutto, diamoci da fare. Io proporrei  una bella grigliata, con del buon vino e domattina, se non arriva il nostro amico si riparte!!! -Disse Sandro

Mangiarono, bevvero e risero a volontà, poi ognuno si ritirò nella sua stanza.

La mattina erano sempre loro,  si prepararono per tornare alle macchine e mentre uscivano arrivò un uomo con dei pantaloni tutti strappati e sporchi,  barba e capelli lunghi, sguardo stralunato, che gli chiese:- Andate già via?

  • Ma lei chi è piuttosto- Disse Luciano
  • Come non mi riconoscete? Sono Sergio, lo so che sono un po’ cambiato!!!

Era irriconoscibile. Dov’era il bel ragazzo alto, magro, figlio di papà, sempre ben vestito, sempre con belle macchine e pieno di belle ragazze?

Quando gli amici si ripresero dallo stupore cominciarono ad infamarlo, dicendo che non si aspettavano da lui questo comportamento, se ne tornavano ognuno alle loro case e ai loro impegni.

Gabriele prima di salutarlo gli disse: – Comunque il vino ed il mangiare era ottimo, questa volta una cosa buona l’hai fatta! Ciao ti auguro tanta fortuna!

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

5 pensieri riguardo “Sergio incontra Facebook nel racconto di Sandra”

  1. Tocchi di riferimenti personali rendono gradevole e vicina a noi questa storia dai toni semplici e familiari. Delizioso il riferimento alle “frittelle di riso di Anna”, famose per la bontà insuperabile e per la ricetta segreta, credibile la storia dei cantieri sulla Siena-Firenze. Verosimili i personaggi e le situazioni.

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  2. Ironia e divertimento,personaggi dipinti con il sorriso beffardo di noi fiorentini,povero Sergio,l’unico su cui non si può scherzare,si legge d’un fiato,brava!👏👏

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  3. Dal castello fatiscente, alla strada da percorrere, al cibo buono…a Facebook, allo svanito Sergio, tutto ben confezionato, più che bene direi

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  4. Brava Sandra, ci fai rimanere con la curiosità di sapere cosa è successo a Sergio ! E così stuzzichi la fantasia…

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