Quante sono le parole non dette – di di Rossella Bonechi

Sono più le parole che non ho detto o le cose che non ho fatto? Perché anche non aver fatto quello che si sarebbe voluto lascia l’amaro in bocca come non aver detto quando si sarebbe potuto. Avrei dovuto chiedere sinceramente “scusa” ma se anche tacendo avessi fatto una carezza dal cuore sarebbe forse stato lo stesso. Senza fare calcoli precisi perché ancora non è tempo, avverto che i piatti della bilancia sono alla pari, pertanto lo sbaglio è stato doppio! La cosa migliore sarebbe stata unire al dire il fare: ti voglio bene con un abbraccio stretto, grazie per quello che fai per me prendendogli le mani tra le mie, mi ricorderò sempre di te baciandole la fronte rugosa, ma cos’hai in codesto cervello bacato? e voltare le spalle per sempre.
Il non detto e il non fatto rimasti dentro di me sono come tante piccole spine che prudono salendo le scale quando apro la cantina ma i destinatari non sono purtroppo più raggiungibili per cui le ricaccio giù e col tempo grattano più fiaccamente diventando un po’ meno rimpianti, un po’ meno rimorsi, un po’ meno rabbie, amalgamandosi ai ricordi e diventando a volte nostalgie.
Brava,non ti conosco ma…brava!👍😀😀
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