Le parole che non ti ho detto – di Carla Faggi

Cara nonna, ero bambina e non sapevo che avrei potuto dirti che non mi piacevi, che ti sentivo nemica, spiona, che raccontavi al babbo la sera tutto quello che poteva essere successo di non bellissimo, un mio errore, qualcosa di non fatto, perché potesse brontolarmi.
Ma il mio babbo non mi brontolava mai. Stava zitto.
Avrei potuto dirti cara nonna che non sopportavo i tuoi raffronti con la cugina Sonia che per te era più brava, più buona, più tutto.
Non te lo dicevo perché sentivo che non mi volevi bene e quindi non mi avresti ascoltata. Eri l’unica nonna che avevo ma avrei voluto non averti.
Quando sei morta sono rimasta male e muta. Non lo dicevo neppure a me stessa quello che non ti avevo detto.
Ora che non mi sento più in colpa per i miei pensieri e posso in gran segreto dirtelo, ecco te lo dico:- peccato, nonna, abbiamo perso un’occasione, potevamo volerci bene.
Un passato” nonnesco” molto simile, il nostro, era la mia unica nonna, lei non mi ha amata, io nemmeno.
Onore a te per quel rimpianto dolce: POTEVAMO VOLERCI BENE.
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