Le cose che proprio non ho mai detto – di Stefania Bonanni

Per cogliere l’occasione che non ho colto a suo tempo, quando non ho parlato di te. Di te di cui potrei parlare per giorni, con tutti, ma non con te.
Con gli altri potrei parlare anche di cose privatissime, non ci sono retroscena.
Con te, fossi proprio onestissima, dovrei parlare dei motivi per i quali a volte la tua presenza mi infastidisce. Perché questa e’ la verità.
Non sopporto piu’:
– i calzini lasciati sotto i tavoli,
– il dentifricio strizzato a metà tubetto,
– la coperta tutta dalla tua parte, nel letto, ed io che resto con il sedere scoperto;
– il tegame dove cuoce la cena, tu che arrivi e mescoli (ed io che ero lì accanto, ci fosse stato da girare….);
– la pasta che e’ sempre tutta al dente e tu che la lasci cuocere, cuocere, cuocere…; e quando poi siamo stati a cena dalla Patrizia ed hai detto che la pasta era cotta alla perfezione,……. ed era cruda;
– tu che come carichi la lavastoviglie tu non lo fa nessuno, mentre io riesco a mettere poca roba (ma come siamo sopravvissuti nei 40 anni precedenti, quelli nei quali non sapevi neanche dove fosse, la lavastoviglie?);
– quando , per evitare che io mi ciondoli dal balcone, tendi tu i panni bagnati, e come li metti proprio non mi piace ma non lo posso dire perché altrimenti ti lamenti che non mi vada bene nulla;
– quando parlo e dici “eh? Eh?” E parlo parlo e non mi senti (sei sordo);
– quando mi hai proibito di dire che sei sordo;
– quando fai piu’ confusione dei nipoti e giochi a pallone in salotto;
– quando dici di me che sono bugiarda e non capisci che le mie storie sono solo un po’ amplificate, tipo metaverso;
– quando il giovedì dimentichi di comprare la settimana enigmistica;
– quando sei appiccicoso. Non mi fai leggere, né sentire la televisione, ed infatti noi non si riesce mai a capire neanche la fine dei gialli, e si rimane sempre a seguire ognuno la propria versione, assolutamente mai la stessa per tutti e due.
Per il resto, tutto bene.
Lo conosciamo attraverso i tuoi racconti, questo uomo pieno di tutto: amore, follia, complicità, pregi, simpatia, difetti, “birbantezza” che poi credo non si dica, ma rende l’idea, Paolo il tuo bimbo grande!!!
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