I PIEDI – di Anna Meli

Quattro piedi, quattro cammini diversi, quattro vite diverse; tutte uno stesso percorso simile e differente nello stesso tempo.
Si erano conosciuti in un lontano giorno in un campo profughi dove erano giunti bagnati e stanchi. La loro conoscenza era avvenuta attraverso gli sguardi provati dallo sconforto poiché i loro dialetti e le lingue diverse non glielo avevano permesso.
Erano stati separati per i primi soccorsi, ma ciò non aveva impedito loro di ritrovarsi il giorno seguente. Era come se un filo si fosse impadronito dei loro pensieri. La solidarietà si manifesta soprattutto nella sventura.
Avevano cominciato a dialogare con poche parole e molti gesti e si erano scoperti accomunati da un’unica esperienza: la fuga. Chi scappava dalla guerra, chi dalla miseria e dalla fame, chi dalla persecuzione politica e chi, troppo giovane per capire, si era ritrovato in un gruppo senza sapere il perché spinto da altri miseri come lui nella ricerca di quel benessere gratuito di cui si parlava come in una favola.
Non era piacevole la vita nel campo e ognuno sperava che presto finisse per avere la possibilità di tornare padroni della propria esistenza e tentare di ricominciare altrove.
Un giovane, un ragazzo, una donna e un vecchio erano lì a piedi scalzi nella polvere; le scarpe le conservavano per l’eventuale partenza. Il resto del loro vestire non era egualmente importante. Chissà quanto avrebbero dovuto aspettare ancora per andarsene!?
Si erano guardati i piedi sporchi e malconci e in un gesto spontaneo, a due a due ne avevano unite le dita formando una croce…la loro vita. Un solo momento e tutti e quattro avevano rialzato la testa, si erano guardati comunicandosi con un leggero sorriso che non sarebbe stato sempre così. Quei piedi dovevano camminare ancora, lottare ancora per realizzare le loro aspettative e i loro sogni.
Storia intensa, piena di dolore ma anche di tanta forza e speranza. L’idea delle scarpe da conservare per la fuga: realistica e toccante
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Molto bello Anna.
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Colpita da scarpe conservate e dalla Croce che certi percorsi vivono, sopportano, spesso con speranza, altre volte con rassegnazione.
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Piedi per raccontare grandi sofferenze ma anche la forza della lotta e dei sogni
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La solidarietà si manifesta soprattutto nella sventura., e proprio vero. Una storia triste ma piena di speranza per il futuro. Grazie Anna
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