Cartoncino: Masticare piano
di Rossella Bonechi

“Buongiorno, mi scusi è sua questa borsa? Dovrebbe essere il mio posto. Abbia pazienza, ma è così affollato…”
Si comincia male: devo disturbare questa bella signora dall’aria così gentile, vediamo se riesco a recuperare.
“Ecco, stiamo per partire; la aspetta un lungo viaggio o scende ad una fermata intermedia? Ah, ecco, arriva insieme a me, allora ci faremo compagnia”
E lei tira subito fuori un libro che, a occhio, è di 400 pagine, altro che compagnia! Vabbè, vediamo se la addolcisco così:
“Gradisce una caramella? Sono di erboristeria, senza eccessivi zuccheri e molto aromatiche”
Mi guarda da sopra gli occhiali e, pur sorridendo, declina l’offerta con un diniego della testa. Non mi rimane che immergermi nel finestrino, dove scorrono come in un film accellerato le immagini di un passaggio conosciuto ma mai uguale. Non so quanti minuti siano passati ma mi sento sfiorare delicatamente e riscuotendomi vedo la gentile signora che, con il libro chiuso tra le mani, quasi si china su di me e finalmente sento la sua voce:
“Posso chiederle se arrivate a destinazione può aiutarmi ad uscire dalla stazione? Le sembrerà strano ma è il primo viaggio in treno che faccio da sola e sono un po’ intimorita”
“Ma certo, io prendo questo treno da tanto tempo che ormai la stazione non ha più segreti per me!”
Ecco, il muro è caduto, possiamo raccontarci (il minimo indispensabile), domandarci e risponderci. Le spiegherò perché, lei mi dirà il suo perché, ci sentiremo compagne per la durata del tragitto certe che le nostre strade si divideranno. Mentre le parlo del mio viaggio lei tira fuori dalla borsa un incarto che emana subito un buonissimo odore; me lo porge dicendo:
“L’ho preparato stamani perché non sapevo se sui treni si trova qualcosa da mangiare. Ne prenda un po’, mi faccia contenta”.
Così il piacere del viaggio si fa tangibile e mastico piano assaporando questo e quello mentre entrambe ci sorridiamo prendendoci cura delle nostre briciole.