Storia di Patrizia: sempre un bell’uomo

Paola e Pietro – di Patrizia Fusi

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Pietro si mise dietro di lei alla cassa, salutò Paola, il cuore gli batteva a mille nel rivederla dopo tanto tempo, le chiese di fermarsi all’uscita del supermercato.

Paola fu felice nel vederlo era stato una parte della sua vita molto importante, Pietro non era cambiato, aveva solo delle piccole rughe agli occhi era un bell’uomo anzi gli anni trascorsi l’ho avevano reso più affascinante.

Lei oggi si sentiva uno straccio, per colpa del vistoso livido che aveva intorno al collo che le produceva dolore, se l’era procurato cadendo da una impalcatura sul luogo di lavoro.

La cintura di sicurezza era stata agganciata male, scivolando dalla spalla si era fermata al collo, quasi rimaneva impiccata se non ci fosse stato un suo collega a tirarla velocemente su sull’impalcatura.

Paola era l’architetto addetta alla sicurezza del cantiere, era molto scrupolosa sul lavoro, effettuava sempre di persona i controlli dei lavori nei cantieri.

Questa volta per causa di una impalcatura posizionata male era toccato a lei correre un serio pericolo.

Decisero di fermarsi al bar per raccontarsi il tempo passato.

Pietro le disse che aveva saputo del suo divorzio dal bastardo.

 Gli fece una raffica di domande, se si era laureata, se aveva figli, dove abitava, se quel vistoso livido al collo fosse un forte abbraccio di un bastardo, Paola ridendo domandò se era un poliziotto.

Pietro ammise che averla incontrata dopo tanto tempo gli aveva procurato una forte emozione e tanti ricordi.

Paola gli raccontò che dopo il divorzio si era buttata a capofitto negli studi e si era laureata con centodieci e lode, che aveva fatto praticantato in un famoso studio di architetti, dove lavorava attualmente.

Pietro era curioso di sapere la vita sentimentale di lei, Paola gli raccontò di avere avuto diverse relazioni una più importante e duratura delle altre ma dopo l’esperienza del tradimento del bastardo non riusciva a rimanere troppo a lungo in un rapporto, si sentiva soffocare, Paola sorridendo gli confidò che forse non erano le persone giuste.

Lei chiese di Pietro.

Dopo la briscola che ho preso con te, quando mi hai preferito al bastardo mi ci è voluto del tempo per riprendermi, anche io mi sono laureato anche con delle difficoltà, attualmente lavoro per una società petrolifera, ho lavorato su diverse piattaforme petrolifere nel Medioriente, ora lavoro presso gli uffici della società presenti in città.

In una di queste trasferte ho ritrovato l’amore con una ragazza egiziana viviamo insieme e abbiamo due figli, Sofia e Marco, avrei piacere di farti conoscere la mia famiglia.

E’ facile promettere di rivedersi al completo. Tutti e due lo fanno, forse anche convinti.

Paola guarda Pietro allontanarsi, sente una leggera fitta allo stomaco di nostalgia. Come sarebbe stata la sua vita se non si fosse innamorata del bastardo?

Si alza decisa, pensa che la vita può regalarle altre opportunità, spera di non avere paura ad accoglierle.

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

1 commento su “Storia di Patrizia: sempre un bell’uomo”

  1. ” decisero di fermarsi al bar per raccontarsi il tempo passato”
    Quante vite sono passate davanti ad un caffè, una pausa/ coccola….che ” quasi” sempre fa bene al cuore.

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