Siamo tutti colibrì – di Cecilia Trinci

Un uccellino in frenata libera, che vola all’indietro, in retromarcia. Sarebbe più naturale, più facile dispiegare le ali e andare, come va va, verso le aperture e i destini infiniti, giocando con il vento.
Resistere. Rimanere è segno di grande forza e di potente volontà. La forza dei “padri fondatori”, dei difensori delle famiglie, dei procreatori di nuove genie. Degli scienziati, degli ecologisti, dei naturalisti.
Ci sono i passi degli scarponi e i salti delle scarpette. Chi vola e chi resta.
Ci vuole forza per rimanere. Per trovare la bellezza nei passi già fatti.
Ci vuole forza per rimanere.
Rimanere amici,
Rimanere sposati,
Rimanere accanto.
Ci vuole forza per difendere le mura della città, gli affetti conosciuti, le idee di libertà, le case dei fantasmi.
Per difendere la terra dai cambiamenti e dai capricci di morte.
Ci vuole forza per onorare la propria idea, rimanere in un posto…. il proprio posto sulla terra.
Rimanere nonostante.
Nonostante chi si volta, chi si perde, chi non vede, chi dimentica, chi offende, chi calpesta, chi ride, chi piange, chi parla parla, chi stride, chi canta, chi muore, chi cade, chi inciampa, chi si fa male sui sassi del viale, chi….chi ….e cosa….
Rimanere, da un latino ri-manere, stare comunque, esserci.
