Gabriella innamorata della sua città ci regala la terza parte

3 – La città invisibile – di Gabriella Crisafulli

Era stata costruita su quattro livelli collegati fra loro.

Dopo la devastante alluvione poco a poco era stata resa vivibile.

Ne erano stati ripuliti fossi, condutture, giardini, ne erano stati risanati lastricati e mura.

Era stata resa abitabile e resistente.

Al primo livello c’era la parte storica, un fiume che scorreva dal passato.

Nel secondo si trovava lo spazio rinnovato, fatto dalle successive trasformazioni che ostentavano i segni di una rinascita.

Il terzo livello si era strutturato vivendola. Ogni angolo con la sua funzione, ogni angolo con la sua caratteristica, con i posti del cuore e quelli che scatenano emozioni e poesia.

Sul quarto si era generata l’energia propulsiva partorita dai sogni degli abitanti che faceva di quella città qualcosa di nuovo.

Poi vennero gli anni dei cambiamenti, della fatica, della resilienza, della trasformazione, delle scoperte, del dubbio, della paura.

E la città era cambiata.

Da molti anni si vociferava che fosse impraticabile.

Da molti anni nessuno entrava più al di là delle sue mura.

Vagavano al suo interno fantasmi che portavano sulle spalle dubbi e segreti indicibili.

“Principessa Lo-u-Ling
Ava dolce e serena che regnavi
Nel tuo cupo silenzio in gioia pura
E sfidasti inflessibile e sicura
L’aspro dominio, oggi rivivi in me!

Pure nel tempo che ciascun ricorda
Fu sgomento e terrore e rombo d’armi!
Il regno vinto! Il regno vinto…

E Lo-u-Ling, la mia ava, trascinata
Da un uomo come te, come te, straniero
Là nella notte atroce
Dove si spense la sua fresca voce!”

O Prìncipi, che a lunghe carovane
d’ogni parte del mondo
qui venite a gettar la vostra sorte,
io vendico su voi, quella purezza,
quel grido e quella morte! …


Mai nessun m’avrà!…
L’orror di chi l’uccise
vivo nel cuor mi sta!
No, no! Mai nessun m’avrà!
Ah, rinasce in me l’orgoglio
di tanta purità!


Straniero! Non tentar la fortuna!
Gli enigmi sono tre, la morte è una!

Zafferana Etnea che ritorna attraverso Turandot.

Stop, stop, stop.

Non rivive un bel nulla.

Adesso basta.

C’è una nuova città che si intravede.

Muoviti.

Cammina.

Senti lo swing nell’aria che soffia?

Sola me ne vo per la città

passo tra la folla che non sa

che non vede il mio dolore

cercando te, sognando te, felicità.

Ogni spazio guardo ma non c’è

ogni voce ascolto ma non è lei

Dimmi, dimmi dove sei perduta gioia

da rinnovar.

Tento e provo a cancellar

ma il dolore tende a riaffiorar

però io cerco un nome nuovo

un nome dal sapore di felicità.

Sola me ne vo di qua e di là

a cercare una nuova realtà

che diventi il mio castello

la mia dimora

la mia città

Dai e dai ci era arrivata al suo castello, alla sua dimora, alla sua città.

Era fatta di rifiuti, un vero e proprio mondo, un immenso giacimento di grande valore a costo zero.

Resti della sua e di altre vite, frammenti di altre storie che testimoniavano tanti diversi passati: in alcuni casi vere e proprie reliquie.

Erano il materiale attraverso il quale dare sfogo alla sua creatività.

Erano brutte cose da buttare sulle quali poteva lavorare per renderle interessanti se non proprio belle.

Gli scarti erano un qualcosa ricco di un potenziale divertimento che riempiva di umorismo la sua vita bruciata dall’ansia.

Proprio lei, emarginata e rifiutata dalla società per età e per idee, lei che era inutile alla collettività, aveva trovato nei rifiuti una mole di materiale a cui dare un nuovo valore e una nuova vita.  

E chissà, forse, quegli scarti potevano diventare lo specchio attraverso il quale prendere coscienza di sé.

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

2 pensieri riguardo “Gabriella innamorata della sua città ci regala la terza parte”

  1. Un immenso giacimento di grande valore a costo zero. Siamo fatti di questo, è importante saperlo e sapere che è di grande valore. Una immagine perfetta.

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