Autunno – di Anna Meli

E POI C’ERA BRUTTO TEMPO. ARRIVAVA DA UN GIORNO ALL’ALTRO
UNA VOLTA PASSATO L’AUTUNNO.
L’ autunno quest’anno era stato un prolungamento dell’estate. Ci aveva fatto dimenticare la pioggia che ora aspettavamo con desiderio ma allo stesso tempo con la paura che si scatenasse qualche evento disastroso.
La campagna bruciata dal sole sembrava chiedere aiuto. Non aveva mostrato i colori degli anni prima. Le foglie degli alberi erano un misto di verde e marrone bruciacchiato che al contatto si sbriciolavano come tabacco.
Il rosso era sparito anche dalle viti americane le cui foglie cadevano prima di prendere colore. Si poteva solo godere di splendidi tramonti che un pittore sconosciuto dipingeva ogni sera con tanti colori blu-rosso-viola-arancio-azzurro che uniti a volte a qualche nuvola di passaggio potevano sembrare draghi di fuoco.
E poi finì l’autunno: le giornate divennero brevi, cadde la pioggia. L’aria divenne freddina.
A me non dispiace perché sento il desiderio di chiudermi in casa specialmente al calare della sera. E’ una sensazione che ogni anno si rinnovava facendomi sentire abbracciata dai ricordi remoti e strani.
Si avvicina il Natale ed è tempo di aprire il baule degli addobbi e di altre cianfrusaglie alle quali sono particolarmente affezionata. Non a caso, prima di tutto apro la scatola dove c’è la mia bambolina di gesso con la quale ho giocato tanto da piccola abbracciandola come se fosse in carne ed ossa quasi la sorella che avrei tanto desiderato. La stringo a me e mi rendo conto che così facendo abbraccio tutta la mia vita passata.
Altri oggetti saltano fuori dal baule magico: un flauto, alcune campane di vetro avvolte in carta velina, tanti fili d’oro e d’argento, una scarpetta minuscola, un funghetto, un babbo-natale e la polvere del tempo.
Prendo la bambolina, chiudo il baule…fuori è notte e piove l’autunno è passato.
“prima di tutto apro la scatola dove c’è la mia bambolina di gesso con la quale ho giocato tanto da piccola abbracciandola come se fosse in carne ed ossa quasi la sorella che avrei tanto desiderato. La stringo a me e mi rendo conto che così facendo abbraccio tutta la mia vita passata.” Tenerissimo passaggio, Anna, tu sei così, questa immagine è perfetta per te.
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Bella l’immagine della bambolina e di quell’abbraccio che con lei abbraccia una vita intera.Bello il passaggio fra le stagioni…
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Sento il rumore della tua carta velina, polvere magica e dorata vola, posandosi, sui sogni di una bimba…e….si “avvicina il Natale è tempo di aprire il baule”
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In questo strano tempo in cui niente sembra essere come prima,le tue parole Anna mi hanno regalato la tenerezza di qualcosa che c’è ancora!
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Bello, grazie
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Bellissima l’immagine della bambolina di gesso che sembra di carne, insieme all’avvicinarsi del Natale, mi fa tornare indietro nel tempo e mi viene tanta nostalgia…
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