Una volta passato l’autunno – di Vanna Bigazzi

E POI C’ERA BRUTTO TEMPO. ARRIVAVA DA UN GIORNO ALL’ALTRO
UNA VOLTA PASSATO L’AUTUNNO.
Una volta passato l’autunno, nella selva arrivo` un temporale. Il cielo si fece di tanti colori: nuvole viola e grigie, intrecciavano il giallo del cielo, saette smaglianti parevano d’oro. La fauna cercava riparo, uno strano animale sperduto non trovava rifugio. Fermo, sotto la pioggia guardava smarrito. Un gigante nudo lo prese, lui rimase avvinghiato al suo petto.
“Che succedera`, cosa gli fara` quell’orco?” bisbigliavano fra loro gli altri animali. Nessuno si accorse che forse quell’uomo era buono, quanto meno indifferente, lo aveva soltanto soccorso, preso con se` senza un fine preciso, lo teneva soltanto per un gesto spontaneo.
Senso: agire, comportarsi senza voler perseguire un fine, obbedire alla natura che potrebbe anche essere buona.
Un gigante nudo, un salvatore, qualcuno forte ma umile, semplice, scoperto, una forza nuova che nasce e si spande……
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Riparo,rifugio…lasciarsi andare tra le braccia di una grande e nuda accoglienza
Bello Vanna, la speranza di una natura buona fa bene alla vita
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Voglio credere che ogni persona, anche la più malvagia, abbia qualcosa di buono. Ci vorrà più tempo per scoprirlo! 😉
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