Buon compleanno da parte di Carla

Buon compleanno ad Aurora e… – di Carla Faggi

Ad Aurora piove sempre di notte ed il giorno c’è il sole oppure il freddo a seconda di quello che hai da fare. Ad esempio una decina di anni fa una donna dai grandi pensieri tornata dal mare pensò di scrivere un libro, il tempo allora divenne autunnale così da poterle rendere piacevole lo starsene chiusa in una stanza e restarci almeno due ore.

Però la donna dai grandi pensieri si accorse che con una sola matita, la sua, si scriveva in solitudine, grandi erano i pensieri ma erano scritti con una sola matita.

Eppoi la donna dai grandi pensieri aveva anche un grande cuore quindi chiamò a se un gruppo di matite e, visto che ad Aurora pioveva solo di notte queste arrivarono subito.

Insieme scrissero molto, giocarono assai, cantarono e ballarono.

Eppoi si divertivano molto e questo non era poco, Aurora da brava città immaginaria li aiutava  perchè fuori faceva il cosiddetto brutto tempo e nella stanza di un importante teatro che li ospitava c’era calduccio, c’erano tanti dolciumi , e le tisane calde, stavano proprio bene. Decisero però di stare ancora meglio, perchè era come se mancassero delle ciliegine sulla torta. Allora la donna dai grandi pensieri e dal grande cuore chiamò altre matite. Queste arrivarono subito perchè non pioveva.

Ora c’era di tutto, matitine, matitone, penne stilografiche, dolci, archi e frecce, poesia, teatro, Chiese, suoni e musica. E lei, la donna dai grandi pensieri e dal cuore grande non chiedeva nulla, solo di scegliere sempre di esserci e di innamorarsi di quello che facevamo.

Qualcuno in un giorno di sole le chiese perchè lo faceva.

Perchè io amo, rispose.

Grazie Cecilia! Buon compleanno matite!

Incipit con cartine: Carla

Eppoi – di Carla Faggi

Eppoi c’era brutto tempo, arrivava da un giorno all’altro una volta passato l’autunno.

Invece io ero tutta contenta, finalmente un po’ di brutto tempo!

Non più l’obbligo delle passeggiate fuori, il prendiamo un po’ di sole finchè c’è, andiamo in palestra,facciamo la dieta, vediamo gli amici, andiamo a mangiare la pizza, al cinema…una fatica enorme, eppoi non se ne poteva più di questo stressante bel tempo!

Il cosiddetto brutto tempo invece ci tiene in casa, al calduccio a non fare niente, eppoi ci permette di annoiarci e di inventarci qualcosa da fare.

Voglio scrivere un libro, o meglio una commedia! Mi dissi quando fuori pioveva.

Capitolo primo:

La talentuosa fanciulla che aveva voglia di scrivere una commedia teatrale si chiedeva perchè non aveva mai tempo per farlo ma non aveva tempo neppure per rispondere al suo quesito perchè c’era sempre il sole e aveva da curare il giardino, doveva farsi bella per curare gli amici, usciva e si divertiva, faceva l’orto e si cucinava le sue verdure. Infine rientrava in casa e pensava che non aveva avuto tempo per scrivere la sua commedia.

Eppoi però arrivò il brutto tempo e lei decise di restare in casa e scrivere il suo libro.

Capitolo secondo:

c’era una volta seduta sul divano una ragazza che aveva voglia di scrivere un libro ma non trovava mai il tempo per farlo…

….ultimo capitolo:

Eppoi arrivò il sole!

Incipit con cartine: Lucia

Era brutto – di Lucia Bettoni

Eppoi c’era brutto tempo
Arrivava da un giorno all’altro una volta passato l’autunno :

Aveva la gobba, era tutto storto, la bocca grande, lunghi capelli che arrivavano a terra
Legati, in fondo ai capelli, tanti campanellini che suonavano ad ogni passo
Mille occhi si voltavano
Indossava un mantello elegante dai toni un po’ cupi e dai tratti geometrici che invitava a salirci sopra con le scarpe
Tutti avevano voglia di calpestare il mantello e sentire da vicino il suono dei campanelli
Anche i gatti erano contenti, anche loro sopra il mantello insieme agli umani che diventavano sempre più numerosi
Una ragazza dalle lunghe ciglia e dal tenero sorriso inizio’ a danzare lentamente
Piano piano tutta l’umanità iniziò una danza leggera e i gatti correvano, saltavano e giocavano con i campanelli
L’uomo brutto con la gobba proseguiva il suo cammino con la vita che danzava sul suo mantello
Nessuna sposa ha mai avuto uno strascico più lungo!
Dove ci porti uomo brutto e affascinante?
È brutto tempo e l’autunno è passato
Siamo tutti qui e abbiamo deciso di seguirti
Nessuno ha paura perché ti sei mostrato e tutti hanno potuto vederti
Ci fidiamo di te
Lo sappiamo che vieni da lontano
da molto lontano
Sappiamo che la tua bruttezza è fatica, è lavoro, è coraggio, è amore
Ti seguiamo

Incontro alla Carrozza 10 del Teatro Comunale di Antella del 3 novembre 2022

con Cecilia Trinci

foto di Lucia Bettoni, Nadia Peruzzi e Cecilia Trinci

Le cartine tornano protagoniste.

Inventare una storia dallo stesso incipit e farsi aiutare dalle nostre cartine magiche.

“E poi c’era brutto tempo. Arrivava da un giorno all’altro, una volta passato l’autunno”
(Hemingway)

La città impazzita di colori di Rita

Circhi di colori – di Rita Angeloni



La mia e’ una citta’ grande, grandissima. Fatta di  tanti palazzi, chiese,
basiliche, piazze con famose scale che  salgono e c he scendono, con grandi
spazi e tanti uomini e animali colorati. Uomini bianchi, gialli, rossi e
scuri. Gatti verdi, viola e arancioni che vivono tra i ruderi. Giardini con
alberi rossi, laghetti arancioni e case antiche e moderne con imposte viola.

Strade come circuiti di arcobaleno, scene spettacolari, artisti abili e
spericolati, numeri emozionanti di animali piu’ o meno feroci.

Lo spettacolo comincia con un numero equestre sbalorditivo. I cavallerizzi
e le cavallerizze non montano  cavalli ma, irrompono in pista in groppa a
pezzi d’epoca. Statue grigio marrone, colonne bianche, archi di trionfo
verdi, anfiteatri gialli, grandi viali, palazzi istituzionali rossi e a suon
di frustate li fanno volteggiare, saltare, impennare con effetti magnifici,
anche il numero degli acrobati e’ una assoluta novita’.

Lo eseguono a pezzi di chitarra, di panchine colorate, di laghetti a sfera,
di giardini imbizzarriti, di lampioni involutati.

Non se ne e’ visto uno piu’ pericoloso: l’orizzonte doveva volare da un
trapezio all’altro. A venti metri di altezza, senza rete di protezione con il
suo colore giallo arancione e la sfera solare al centro, accecante sopra
decine di cupole, eleganti cornici, modanature  del barocco fiorito  di vari colori danzano su un filo  di acciaio, balletti dell’iride, sette colori sette, come gli
originari colli, sgambettano sulla pista  al suono di ritmi frenetici, si
esibiscono come pagliacci. Si prendono a bastonate. Si rovesciano secchi
d’acqua addosso. Si rotolano per terra.

Il rosso fiamma, il verde bandiera e il violaturchino saltano da una
basilica all’altra.

Dallo Stadio dei Marmi al Circo Massimo e ad un altro ancora grande tempio
attraversano domus antiche che ricordano ancora grandi fuochi.
Incredibile!! I pensieri e i ricordi di colore verde, rosso, giallo si
ricorrono e si intrecciano sulle strade, sulle case e sui  monumenti.
I ragazzi cominciano a prendere al volo manciate di terra, la modellano
come plastilina, fanno ometti gialli , rossi e tanti altri colori, case con
tetti rovesciati, auto variopinte degne dei piu’ scatenati rally su  strade
ondulate.

Spettacolo straordinario!!
Entrata nella mia casa, non riesco a staccare gli occhi dal soffitto.
Tutto l’azzurro del cielo e’ la’ sul soffitto ed e’ un azzurro
incredibilmente denso perche’ tutto il colore della mia vita e’ la’,
sull’intonaco.