Trottola – di Rossella Gallori
Ieri
Come era grande, mi ci incantavo.
Aveva pesci colorati, col naso all’insù.
Emetteva uno strano suono…
Sembrava musica, era musica.
Un sibilo tagliente, metallico di note.
Da destra a sinistra, da sinistra a destra….
Percorreva il corridoio di piastrelle Liberty, come impazzita, spingendo il laniccio per aria, urtava la cassapanca, poi rovinava a terra capovolta, come una vecchia tartaruga arcobaleno, né maschio, né femmina, con una gamba sola……
Piangeva la vecchia cassapanca, sbucciata…
Volava la polvere…
Mia madre gridavaaaaaaa…..
Oggi
È sul tavolo.
Balla
Volteggia…tenerina.
Urta il quaderno, riprende la sua corsa.
La seguo distratta, scrivo di lei.
Non ho voglia, ho voglia di nulla.
I cerchi diventano un cerchio solo.
Mi si incrociano gli occhi guardandola fermare, una piccola magica cosa ubriaca, che barcolla, poi incolla una parte al suolo, mi guarda con il suo unico occhio fuoriuscito dall’ orbita….
Ha bevuto e non se ne vergogna, perché farlo, champagne, vino bianco…o acqua, ubriaca d’acqua….lo fa per dimenticare, per non essere usata, per non essere “trottola a vita” per non esser preda, lei così fragile……
MATITAECIELO 
Bellissima immagine che attraversa il tempo negli occhi e nel cuore della stessa bambina
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Ho un laniccio sui miei capelli e ho respirato un po’ di polvere
Ho sentito anche un pianto…chi sarà?
Ah,si! È la cassapanca
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Magica la prima trottola la vedo e sento il suo rumore, delicata la seconda,grazie
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Trottola fatta persona, ruota, oscilla, barcolla, ha volontà di andare e non andare, sollevare laniccio e sbucciare cassapanche ed ecco che dietro l’angolo a sorpresa ma solo per chi legge diventa donna, di quelle vere, che rivendicano libertà e diritti. Chapeau cara Rossella, doppio!!!
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