Regali: Rossella a Carla e Carmela

“Per CARLA E CARMELA” – di Rossella Gallori

Per CARLA

Ti regalo un cerchietto rosa fucsia, un cerchietto piumoso pieno di perle, poi se guardi meglio c’ è una piccola farfalla. Un cerchietto che ti protegga e non ti illuda, che ti renda più bella anche se non è possibile…

Un po’ figlia dei fiori, un po’ rocchettara, un po’ fatina, molto regina, sempre più pittrice, molto modella, le gambe accavallate, le gonne corte, un po’ sfacciate,  con quel pennuto rosa forte sul capo platino….lo sguardo rivolto al cielo…piovono coriandoli viola…

Per Carmela

Cerco nel baule che non ho, pieno di sogni, trovo due guantini di pizzo, quelli da signora chic, delicati, preziosi, minuscoli ed impalpabili, li appoggio nella scatola di carta decó, accanto ad una teiera senza thè, ma con te, che mi guardi da sotto il coperchio, nella ciotolina di ceramica bleu, piccole zollette di zucchero, un sacchettino fa cucù  tra le perle quadrate e dolci, dentro una piccola moneta con l’immagine di una madonna, che in fondo è una donna se non come me, è forse te..

Allora pizzo, thè per te…ed il tuo bel parlare per me

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

4 pensieri riguardo “Regali: Rossella a Carla e Carmela”

  1. La tua figura, alta e quasi imponente nasconde una donna ricca di una sensibilità unica raccontata magistralmente con le parole come tu sai fare…grazie Rossella per le belle immagini che mi hai regalato

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  2. Solo Rossella e non me ne vogliano le altre Matite era in grado di organizzarsi all’istante per questi splendidi regali.Le parole le contiene tutte e sembra proprio che nn vedano l’ora di uscire dalle sue mani tutte in fila,belle,significative …quasi ricami di parole.Brava.

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  3. Rossella, quando ti vidi le prime volte mi avevi incuriosita e affascinata, io sono sempre stata attratta da quelli “non uguali” da quelli “non banali” da quelli “non perbenino”. Sembravi scorbutica ma mi salutavi sempre, ed io anche ti salutavo sempre. Poi tu hai fatto il primo passo, nella nostra stanza al momento dello scambio, mi dicesti qualcosa ed io ti risposi qualcosa. Poi sempre nel momento dello scambio i nostri qualcosa diventarono meno timidi e poi sono diventati la tua prima telefonata. Grazie di quel primo passo, di quella prima telefonata, grazie di avermi fatta sentire voluta, grazie di avermi fatto i complimenti e di avermi (una sola volta però!) rimbrottata! Grazie per avermi fatto un dono quando mi sentivo come una bimba delusa per non averne avuti, grazie perché mi piace il fucsia e la gonna corta e…tutto. Te l’ho detto grazie?

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