Il bagno alle cascate – di Carla Faggi



Odio luglio, devo venire ogni anno qui al Sasso di Castro a passare il mio tempo con delle vecchie zie e con un sacco di cugini tutti maschi e tutti odiosi e dispettosi.
Odio stare lontana dalla mia mamma e dalle mie amiche.
Odio che qui il tempo non passa mai e…aspetta ma sta arrivando una famiglia nuova…un babbo, una mamma e…una bambina!
Che bello giocare alle cascate, i piedi nell’acqua, tu che fai il bagno, io che non so nuotare, gli odiosi cugini che rompono cercando la nostra attenzione, noi che facciamo le sdegnose!
Che bello vedere tutti quei bambini vestiti tutti uguali, noi col naso schiacciato sulla grande cancellata della Colonia estiva ad osservare i loro giochi organizzati e a cercare di capire quel loro dialetto bolognese che sembra lingua straniera.
Che bello correre poi alla fontana di fronte alla colonia, accaldate in pieno luglio, a bere, a spruzzarci, e quando ci riesci anche a infilarti dentro, naturalmente io no perchè ho paura di scivolare. Che fifona che sono, tu invece…temeraria, vuoi provare tutto.
Che bello giocare dietro ogni angolo del Cimitero dei Tedeschi, le zie che ci chiamano ad osservare, noi che facciamo finta di non sentire e corriamo e ci sembra di essere ad un parco giochi invece che ad un cimitero monumentale!
Ho voglia di andare a rivedere quei posti dove andavo in estate da bambina, dai andiamoci così ti racconto.
Ecco il Cimitero dei Tedeschi, sai ci sono stata da bimba insieme alle zie, i cugini ed una amichetta che veniva da Prato, Marzia. Non mi ricordo neppure come è fatto, mi ricordo solo che giocai tanto con Marzia, tante risate, i cuginetti che a nascondino quando ci trovavano ci facevano paura, un giorno veniamo a visitarlo, oggi non abbiamo tempo perchè ti devo far vedere tanto altro.

Queste sono le cascate, sembrano più piccole dei ricordi di allora. C’è una strada in asfalto che allora non c’era. No, non c’era perchè non la ricordo proprio! Non sono bellissime? Amavo venirci.
Questa è La Selva, abitavamo in quella casa là, e quella accanto è la casa del contadino, che strano le ricordavo lontanissime invece sono confinanti.
E laggiù c’erano i campi ed il bosco, andiamo a vedere…villette e cartelli proprietà privata, severamente vietato, divieto di accesso.
Vabbè…ecco là c’è la Colonia…non vanno più di moda le colonie per ragazzi ma lasciarla in così degrado è un peccato.
Speriamo almeno che la fontana dell’acqua sia come allora. Ma… doveva essere qui, almeno mi sembra, cerchiamo più avanti..no non c’è, forse era qui dove c’è quella nuova villetta!
Mi tengo i miei ricordi, li ho aggiornati ma solo un po’.
Chissà se Marzia abita ancora a Prato al vecchio indirizzo che avevo. Ovviamente non posso avere il cellulare e neppure la mail, quindi l’unico modo è provare a scriverle. Sarebbe bello mandarle una cartolina, ma sono introvabili perchè non usano più. Se la trovo le scriverò:
Ciao Marzia!!
questo paesino è bellissimo anche se molto cambiato.
La nostra fontana non c’è più, ma forse così è più magica perchè è illuminata solo dalle nostre emozioni di allora.
Ricordi la nostra gita meravigliosa al cimitero dei tedeschi? Cercherò di tornarci appena posso o forse potremmo ritornarci insieme perchè mi manchi e spero di rivederti.
Sandra
