Datantotempo Scodella – di Carla Faggi

Sei Da-Tanto-Tempo Scodella, qualche graffietto, meno candida al centro; ti racconti con le tue rughe e le tue borse sotto gli occhi, con il tuo colorito invecchiato. Però più di tante altre scodelle, quelle moderne, di design contemporaneo, sei capace di contenere acqua e in quest’acqua accogliere i miei polpastrelli, sorreggerli come piccoli gommoni in mezzo al mare, fai sentire la mia mano leggera, cara Da-Tanto-Tempo Scodella, la fai sentire così leggera che sogno la spiaggia, il mare, i bagni distesa sul filo dell’acqua che mi trasporta.
Poi mi immergo e tu cara Da-Tanto-Tempo Scodella mi fai sentire benissimo, mi ci fai entrare tutta contenendomi però benissimo, mi fai sentire protetta, proprio come per chi inizia a nuotare allungare un braccio e trovare il gommoncino che lo salva.
Con l’altra mano ci si sta stretti, ma va bene così, sciaguattiamo un po’ e poi usciamo.
Proprio ora diventi magica, una ampolla di Acqua Santa, la Chiesa. Il Sacerdote, la Santa Messa, il Battesimo, le mie mani che benedicono il mondo.
È incredibile questa sensazione per una come me, che con la Chiesa Cattolica non ha mai avuto un buon feeling, ma il battesimo, la purificazione, l’inizio di un nuovo percorso stanno esercitando su di me un fascino incredibile.
Grazie per questa emozione, cara Da-Tanto-Tempo Scodella.
