La scodella abbandonata: Patrizia

Scodelle – di Patrizia Fusi

La scodella azzurra è un abbandono, rimasta dopo una festa fra ragazzi a casa mia. Quando ho cercato di restituirla non era di nessuno, così è rimasta abbandonata e io l’ho accolta.

La bianca è un desiderio: quando mi sono sposata usava avere il servito buono per le feste o per quando c’erano ospiti.

 Avevo dei piatti che non mi piacevano, desideravo il modello della Antica Doccia Ginori per la sua classicità e per il motivo che, se ne rompeva uno, si poteva ricomprare.

Così comprai un servito di piatti bianchi di porcellana: 18, scodelle, 18 piatti piani, 18 piattini e tre zuppiere, marchio coop.

Quando ci ritrovavamo tutti inseme con la famiglia, o con gli amici, arrivavamo con facilità anche a quindici persone, fra grandi e piccini, così avevo il piacere di apparecchiare con il servito buono, che è stato di una qualità eccellente e ancora tuttora in vita. Mi è sempre piaciuto stare insieme, anche se l’età mi ha ridimensionata.

Quando a occhi chiusi ho accarezzato le due scodelle ho avuto sensazioni diverse, l’azzurra è di una forma lineare, sotto il bordo ho sentito una piccola scheggiatura, mi piace il contatto con la superfice liscia e fresca.

La bianca ha il bordo con delle scanalature in rilievo, la superfice piacevole al tatto.

Quando ho messo l’acqua ho scelto quella bianca, ad occhi chiusi con la mano sinistra ho sfiorato l’acqua, l’ho sentita impalpabile sotto i polpastrelli.

Ho immerso tutta la mano sinistra nella scodella, l’acqua mi accarezza come quando sono in piscina, mi abbraccia e mi fa sentire leggera, e il pensiero scorre agile come le bracciate.

La mano sinistra esce dall’acqua e si congiunge con il palmo della destra, sensazione di fresco, il dorso è caldo.

 Le due mani si immergono insieme nella scodella, si muovono, si accarezzano, lo spazio è poco e si accucciano vicine a pugni chiusi, piacevole l’acqua fra le dita.

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

5 pensieri riguardo “La scodella abbandonata: Patrizia”

  1. Piccole gioie di una vita nel segno della tradizione, grazia e delicatezza nell’accogliere gli altri e le cose, una semplicità che si fa preziosa nel raccontare. Mi lascia con un senso di tenerezza addosso…

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  2. Pat ho apprezzato molto il tuo racconto io ho il “vecchio Ginori” che uso ancora quando ci riuniamo in famiglia; siamo rimasti in pochi ma è sempre il momento più bello e anche se l’età ci imita lui è sempre lì come noi.

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  3. Fai sentire la capacità di accogliere persone e cose e l’invidia (bonaria) di poter avere condividere con tante persone con cui stare insieme a una tavola, che portano lavoro ma anche tanta allegria e confusione….

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