In questo Festival leggeremo storie parallele. Tutte partono dallo stesso spunto e da alcuni obblighi: Il luogo (lago), le parole: sospiro, zuppa di porri e suora
Una lettera dal cuore – di Sandra Conticini

Caro Giovanni,
come stai? Non capisco il motivo per cui sono quasi due mesi che non ti fai più sentire. Sì abbiamo discusso, ma non mi sembrava un argomento per cui ti saresti arrabbiato tanto. Ti avevo chiesto solo se andavamo a festeggiare la nostra amicizia al piccolo lago di Piediluco. Ho tanti bei ricordi di quel luogo, sono andato per diversi anni a fine ottobre, perchè avevo bisogno di pace lontano dal caos cittadino e quel paesaggio mi rilassava. La mattina stavo ore a guardare i filari con quei colori che, andavano dal rosso vermiglio, all’arancio, all’oro al marrone, e l’erba sembrava una tavolozza di colori ancora più vivi.
L’albergo lo so era molto semplice, non aveva nessuna stella ma era pulito, dovevo soltanto dormirci e fare una doccia a fine giornata. Ormai mi sembrava di essere a casa ed anche i proprietari non dico che mi aspettassero, ma quando non mi hanno più visto hanno continuato a contattarmi per diverso tempo.
Tutte le mattine uscivo e facevo lunghe camminate sempre solo, e spesso raggiungevo il piccolo convento dove la zia, suor Letizia, mi invitava a mangiare la deliziosa zuppa di porri, che mi ricordava i sapori di casa e dell’infanzia.
Ricordo che quel giorno si annunciava molto umido e nebbioso, avevo dormito male, comunque mi avviai per fare la mia passeggiata giornaliera nonostante fossi stanco, ma dopo circa un’ora di cammino decisi di tornare piano piano all’albergo, perchè non stavo bene. Entrai, mi venisti incontro tendendo la mano e stringendola in maniera così vigorosa, che rimasi senza fiato, feci un sospiro e cercai di sorridere, e tu con il tuo sorriso mi dicesti: -Piacere sono Giovanni, finalmente ci conosciamo!-
Mi passarono tutti i mali, non ci volevo credere, avevamo fissato diverse volte per incontrarci, ma per un motivo o per l’altro gli appuntamenti non erano andati a buon fine così, anche questa volta ci speravo, ma non ci credevo. Mi sembrava di sognare, per me era importante che tu fossi venuto e rimasto con me in quel posto che io adoravo. Da allora abbiamo fatto tanto belle cose e nuove esperienze insieme, quindi mi sembrava una bella idea festeggiare insieme al lago di Piediluco dove ci eravamo conosciuti. Forse c’è qualcosa che in tutto questo tempo non ho capito o ti ho fatto qualcosa che non dovevo?
Ho questi dubbi che mi girano per la testa, ti prego fammi sapere qualcosa così che possa tranquillizzarmi.
Puoi chiamarmi quando vuoi, per te ci sarò sempre a qualunque ora del giorno e della notte.
Un abbraccio tuo
Marco
Bello questo volgere in lettera.Brava Sandra.
"Mi piace""Mi piace"
Per te ci sarò sempre…
Bello leggerlo bello sentirtelo dire, appuntamenti mancati, con la speranza di averne altri….
"Mi piace""Mi piace"
Malinconia in quelle passeggiate in riva al lago, solitudine, ma anche l’ardere di un fuoco vigoroso che cerca un altro per cui valga la pena bruciare. Ecco, tu ci racconti di questo “valore” e di quanto sia prezioso per ogni essere umano.
"Mi piace""Mi piace"