Festival di Storie: Mimma

In questo Festival leggeremo storie parallele. Tutte partono dallo stesso spunto e da alcuni obblighi: Il luogo (lago), le parole: sospiro, zuppa di porri e suora

Zuppa di porri in famiglia – di Mimma Caravaggi

foto Pixabay

Il Lago Trasimeno era soffocato dalle nebbie che gli si depositavano leggere sopra la distesa d’acqua fra le colline umbre. L’Albergo-Pensione si ergeva
simpaticamente sulle dolci rive senza deturpare il paesaggio condividendo
la bellezza con la poesia dell’ambiente. Dalle splendide vetrate ci si
beava di una stupenda vista che, nella buona stagione, era un tripudio per gli occhi che avevano la fortuna di guardarla. Ospite del posto da memore tempo, Corrado ignorava che qualcuno l’aspettasse. Era appena sceso nella hall dell’albergo e camminava a testa bassa, quando la sollevò era a pochi passi dalla poltrona di vimini che era solito occupare giornalmente. Le sue narici ebbero un fremito, le sue labbra sottili si piegarono in una smorfia che lui tentò di trasformare in un sorriso e il visitatore che si era alzato e gli tendeva una mano disse :”lieto di rivederti ”

Corrado tese a sua volta la mano, o fu l’altro ad afferrargliela? Sta di fatto che la strinse a lungo con vigore come se non dovesse più lasciarla. La padrona dell’albergo, Silvia, intervenne sollecita: “ il suo amico è arrivato che lei era appena uscito e con la nebbia che c’è ha preferito aspettarla qui, piuttosto che andare in giro a cercarla”
Dopo aver ringraziato la Signora fece spostare l’ospite nell’altra poltrona di vimini di fronte a lui per poterlo vedere senza assumere posizioni poco consone. Guardò il suo “amico” come lo aveva definito Silvia, si guardarono in silenzio per un lungo momento perché nessuno aveva il coraggio di iniziare la conversazione. Quanti anni erano passati silenziosamente senza alcuna notizia ed ora erano li a fronteggiarsi eppure erano fratelli ma gli anni e la vita avevano indurito i loro animi, quasi non si riconoscevano. Quanti anni erano passati? 20? 25? non ricordava più bene. Si erano lasciati tanti anni fa e non nella maniera migliore: Nel loro ultimo incontro avevano urlato ed inveito uno contro l’altro e la causa era sua figlia Elena che voleva farsi suora e Corrado, comunista convinto, non riusciva a mandar giù l’idea. Giulio, suo fratello era intervenuto poiché molto affezionato alla nipote e prese le sue parti cercando di convincere Corrado a lasciar andare la figlia libera di costruirsi la sua vita. La discussione che era partita gentilmente era poi sfociata in
un alterco. E quella famosa volta fu l’ultima che aveva visto sia sua figlia che suo fratello. Giulio era arrivato fino al lago, dove sapeva Corrado si era ritirato solo e sconsolato dopo la morte della moglie e senza più alcuna notizia della sua adorata figlia, perché pensava che fosse arrivato il momento di ricongiungere gli affetti e tornare ad essere una famiglia. Lui era scapolo e adorava sua nipote e dopo la grande lite l’aveva seguita passo passo nel suo cammino rispettando la sua scelta. Sospirò a lungo, perché temeva che Corrado non fosse propenso a riappacificarsi, ma prima di affrontare l’argomento guardò suo fratello con più attenzione e solo in quel momento si accorse che Corrado non appariva al meglio. Aveva notato smorfie di dolore sul suo viso invecchiato e un po’ rugoso e si chiese come mai, anzi iniziò il discorso proprio chiedendogli se era sofferente per qualcosa. Corrado era restio a parlare della sua malattia, anche se non grave ma certo invalidante.
Riuscì comunque a tirar fuori poche parole con qualche smorfia e raccontò al
fratello di aver fatto degli esami e che non tutti erano al meglio ma sperava di non doversi dilungare troppo sull’argomento visto che non gli piaceva affatto parlar di sé. Giulio quindi colse l’occasione per iniziare a parlare di Elena. Gli raccontò degli studi e della bravura con cui li aveva conseguiti e come poi avesse, comeagognava, preso la strada impervia per diventare suora. Ora si chiamava Suor Benedetta ed era madre superiore in un istituto di Suore a Perugia pur avendo solo 35 anni ed era stata appena trasferita da Roma. Vista la vicinanza e i tanti anni ormai passati Giulio pensava fosse arrivato il momento di far ricongiungere i due e far finire le sofferenze di tutti. Corrado si era ammorbidito nel sentire parlare di sua figlia e qualche lacrima iniziò a scendergli lentamente sul viso e di punto in bianco chiese al fratello se potesse far venire in serata sua figlia così avrebbero potuto mangiare un boccone insieme nel Ristorante dell’albergo. Giulio non perse tempo
chiamò Elena al cellulare chiedendole di partire subito e raggiungerli al Trasimeno.
Così in attesa che Elena arrivasse, tutti e due pian piano, parlarono moltissimo di ogni genere di argomenti e ognuno interrompeva l’altro per raccontare tutto il possibile in quella serata quasi incredibile piena di attesa e di emozioni per tutti.
All’arrivo di Elena, ovviamente vestita da suora, Corrado a fatica si alzò dalla sua poltrona di vimini e abbracciò a lungo sua figlia che pur nell’abito talare era bella e raggiante per la felicità.
Si accomodarono al tavolo e tutti e tre con il menù in mano chiesero la zuppa di
porri la richiesta sorprese tutti e tre perché spontanea. Scoppiarono a ridere tutti e tre spontaneamente mentre i ricordi di ognuno ritornavano indietro nel tempo in un altro momento simile, sempre davanti ad una buona zuppa di porri.

Avatar di Sconosciuto

Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

4 pensieri riguardo “Festival di Storie: Mimma”

  1. Bello Mimma.
    Fa pensare a come il mondo potrebbe andar meglio se avesse la capacità di ritrovarsi in pace attorno ad una bella zuppa di porri fumante,o a qualunque altra e ottima cosa utile a creare distensione e comprensione.

    "Mi piace"

  2. Mi piace questa suora gioiosa arrivata di corsa a gustarsi la zuppa di porri e a rinsaldare legami familiari che si temevano persi… Una ventata di sana fiducia negli esseri umani!

    "Mi piace"

  3. Lieta di rileggerti, piena di idee, luoghi, buon cibo, con il tuo tocco lieve ” sempre davanti ad una zuppa di fatti

    "Mi piace"

Lascia un commento