Super nonna: Tina

Che giornataaaaaa – di Tina Conti

Non posso non raccontarla a  voi  di cui conosco le emozioni più del vostro viso, cognome e indirizzo.

 Stamani, lezione in dad per lei, io che gironzolavo fra il giardino e il terrazzo con vasi e terra, appena finito, appariva tutto un tempo libero inaspettato. 

Cosa  fare mi sono domandata.

Un salto all’accademia dalla zia Antonella e poi si vedrà

Certo il posto e bello,  la via una delle poche caratteristiche  della città

Lei sgranava gli occhi con tutte quelle macchine da lavoro, seghe , trapani, legni, pelli e in fondo gli strumenti aperti, fra appunti, fogli e sgorbie

Le due colleghe, in pausa pranzo che la incoraggiavano a curiosare.

In fondo una corte giardino con una statua in movimento.

Vedere i meccanismi dei pianoforti  e sentire i suoni diversi lassando da uno all’altro, osservare le forme, le tastiere mai viste.

E poi la sala da concerto, lo strumento più raro  e forse unico che si può suonare in due persone che si guardano in viso.

E il falso, costruito ad imitazione e con le parole sbagliate nella targa.

 Poi, si esce, nonna, la chiesa del Carmine non  si vede,  ho fame, si mangia.

Pranzo al Tranvai, con dolce.

Scendendo dai viali, una fermatina al Piazzale per dare una sbirciatina e fare un ripasso con tanto di nocchino sul capo agli errori nel riconoscere   i preziosi monumenti.

La bancarella non poteva mancare e il pinocchietto si è aggiunto alla serie di burattini che abbiamo da poco costruito.

Dopo aver aspettato il fratellone davanti alla scuola, tutti a casa.

E giù a raccontare del giorno  della memoria.

Come ero contenta degli interventi a scuola, dei suggerimenti, delle domande, ho ascoltato, sentito, mi sono commossa con loro.

Quanto ho sentito  vicine le nostre conversazioni, i nostri scritti, le emozioni  e esperienze fatte.

Ho mostrato libri, cercato ricordi,  in cucina, abbiamo aperto i nostri cuori e avuto paura, per le cattiverie degli uomini, ci siamo fatti domande sul mondo, sulla  libertà, sul nostro tempo.

Forse si raccolgono i granelli i di quello che con fatica si semina mi sono domandata, , oggi  mi sono sentita contenta, grazie anche a tutti voi  che mi aiutate a riflettere e a sere nel tempo.