A mio padre – di Lucia Bettoni

Non ricamerò sotto la pergola
Non starò a capo chino senza guardarti negli occhi
Sono salita sul tetto della nostra casa nel punto più alto
Mi sono seduta sui coppi di terracotta e ho
guardato le nuvole sparire all’orizzonte
Oltre la collina la vita mi chiamava
Era la mia vita e io non avevo scelta
Sono partita per un lungo viaggio e sono tornata dopo mezzo secolo
Con cura e con amore restauro ciò che mi hai lasciato
La vita che chiama dalla cima del tetto. Ogni figlia è combattuta tra la casa sicura del padre e la propria da inventare e sempre vince la vita, la scoperta, l’avventura. Poi si torna, quasi sempre e se si può. “Mi sono seduta sui coppi di terracotta…” quanta tenerezza, forza, nostalgia…..
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Una poesia che aiuta a pensare.
Bella e tenera.
Malinconica e decisa.
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Scelte emozioni ritorni
Complimenti Lucia in poche righe un mondo una storia una vita
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Il cerchio si chiude, dopo mezzo secolo sei tornata e ti sei presa cura di ciò che c’era quando sei partita. Un percorso di vita esemplare, compiuto. La maturità conquistata…
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Restauro ciò che mi hai lasciato…
È molto di più, di accudire per obbligo.
Chapeau, poche parole dritte e se a volte sulla tua strada ci con state curve ardite….le hai sapute affrontare…..
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Un canto d’amore.Bello Lucia.
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