La stanza sospesa: Nadia

La stanza sospesa – di Nadia Peruzzi


Se mi chiedono come stai in questo periodo, rispondo quasi sempre con un “ se deve andare peggio, che vada così come sta andando ora!”.
Interlocutoria ma sincera, data la cappa di incertezza che ci opprime da un bel po’.
Traducendo tutto questo in una stanza mi è venuto da pensare ad una stanza in cui prevalga un sensazione di sospensione. Dei pensieri, dei sogni, dei progetti, dei piani a medio o lungo termine. Si vive alla giornata.
La mia stanza è una stanza sospesa, fra un ieri scombussolato alquanto dal presente e un domani che non sappiamo quando tornerà a regalarci di nuovo tranquillità e piena di libertà.
Cerco di viverla senza ansie particolari , prendendola un po’ così come viene. Se dovessi pensare al tempo che scivola via e che non si riagguanta più o in termini di “ma quante albe e tramonti mi potrà capitare di vedere ancora?”, sarebbe depressione assicurata.
Invece nel carpe diem si prende atto di cio’ che c’è, del calore che trasmette la stanza dove passo buona parte del mio tempo, della luce che l’attraversa e la rischiara, del movimento e della confusione con cui i bambini la riempiono e la ravvivano ogni volta che sono con me, delle voci che arrivano via cavo e risuonano spesso come un rumore di fondo che ha fin troppo di ciò che si deve sapere ma non è sempre detto che sia la verità.
Il qui e ora solo io, diventa nello stesso angolino un noi nei mercoledì dei nostri incontri,vicini pur da lontani, a contatto se non di gomito, di certo di spirito e di sentimento.

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

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