
da: https://it.wikipedia.org/wiki/Ombra_della_sera
L’Ombra della sera è una statuetta votiva etrusca, proveniente dall’antica Velathri, ovvero l’attuale Volterra, dove è conservata al museo Guarnacci.
Si dice che sia stato il poeta Gabriele D’Annunzio a darle il nome “Ombra della sera”, poiché nel guardarla gli venivano in mente le lunghe ombre del tramonto, ma in realtà il nome è di origine popolare e compare per la prima volta in un testo nel 1954, la Guida di Volterra del prof. Paolo Ferrini, edita dalla Casa Editrice volterrana Migliorini Gian Piero.
Essa rappresenta una figura maschile nuda, con un’altezza di 57,5 cm, ma ciò che risalta di più è la forma allungata del corpo, eccetto la testa, che mantiene le proporzioni esatte, e questo stile così moderno risulta sbalorditivo per una scultura etrusca;
In questa figura viene sottolineata una bellezza che raggiunge quasi il soprannaturale, grazie ai tratti naturali del volto. I bronzisti di Volterra erano già noti nell’antichità per le grandi capacità manifatturiere e tecnologiche, che permettevano loro di fondere i minerali di rame delle Colline Metallifere in lega con lo stagno, ottenendo il bronzo.
L’Ombra della sera è al centro di Chimaira, romanzo di Valerio Massimo Manfredi.
Una versione de L’ombra della sera alta 15 metri è presente nella foresteria del Monastero di Santa Barbara, opera dell’artista Nik Spatari. Raffigura un uomo in marcia ed è dedicata all’artista Alberto Giacometti e alla civiltà etrusca.
La scrittrice Laura Guidi pubblicò un romanzo dal titolo “L’ombra della sera”, che, ambientato nel mondo degli Etruschi, descrive la vicenda amorosa di due giovani, Larth e Thana, nella quale Larth, amante dell’arte pur essendo figlio di un commerciante, realizza e dona a Thana la statua che da il titolo al romanzo (Fabbri editori, 1985).
La riproduzione in bronzo della statuetta ha dato vita al Premio Internazionale di Teatro Arte e Cultura legato al Festival Internazionale del Teatro Romano di Volterra dove ogni anno una giuria di esperti di riconoscibilità nazionale e internazionale assegna la statuetta a chi giudica meritorio di ottenerla. Ogni premio è legato a una figura volterrana del passato che si è distinta nella disciplina premiata. Il premio è stato ritirato da numerosi artisti nazionali e internazionali è diventato per prestigio ed originalità una sorta di “oscar” del teatro italiano.
L”ho vista tanti anni fa.
Te l’immagini alta invece è piccola..ma in grado di far allungare lo sguardo e il pensiero.
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Sapere,conoscere, fantasticare, come purtroppo capita a me troppo spesso, dimenticare le nozioni importanti…per ricordarne solo ” l’ ombra” grazie per tutta la carrellata di conoscenza…
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