Ricamo d’ombra

Ombra di fiori – di Laura Galgani

Assaporo con calma il profilo di piccoli gerani stampati sull’asfalto di una stradina secondaria, in un paese di montagna grande quanto una manciata di sale.

Vasi di terracotta da cui ricadono grappoli di fiori.

L’ombra per terra non ne svela il colore, ma il loro profilo così ben disegnato mi basta già per intuirne l’essenza, la brillantezza, la copiosità.

Se li avessi sotto le dita ne potrei percepire il morbido velluto dei petali, o la ruvidità inaspettata delle foglie.

Davanti ai miei piedi invece si stende un ricamo delicato che non calpesto – per paura di schiacciare i fiori e le foglie appesi al balcone, poco sopra di me.

Se alzassi gli occhi vedrei una semplice casa fatta di tronchi freschi e scuri, tagliati ad arte per formare una robusta costruzione.

Il balcone si sporge in fuori, prua di una nave che solca sicura un mare di roccia.

I fiori in controluce lasciano balenare raggi di un sole ancora potente, sebbene prossimo al tramonto.

La luce mi arriva dritta negli occhi e non distinguo più i colori delle piante. Anche loro adesso buie, nere, oscurate dalla troppa luce che le picchia alle spalle.

L’ombra per terra, davanti ai miei piedi, si fa ancor più netta: è un gioco delicato, a momenti violento, diventa lotta senza scampo.

Il sole proseguirà la sua corsa verso l’orizzonte, l’ombra dei gerani verrà risucchiata dalla materia e sparirà.

Sull’asfalto ne rimarrà solo un fresco ricordo.

Ombra come la vita

L’ombra – di Lucia Bettoni

foto di Lucia Bettoni

Ombra come la vita
Ombra, doppio di ogni cosa
Ombra, riflesso di ogni istante

Fuggire nell’ombra, sparire, trasformarsi, ritornare ed essere
Essere la donna che vuoi
gambe lunghe e braccia larghe
per tagliare il buio delle tenebre
e poi un sorriso così luminoso per
squarciare il cielo e salire oltre la chioma degli alberi
Guardare dall’alto un mondo pieno di gioia dove l’ombra della donna fata svolazza lentamente senza che nessuno possa afferrarla

Ombra, ombrello, saltello, fringuello

Sasso, sassso, sasssso
Il sasso ha un’ombra?
Vogliamo guardare l’ombra di un sasso?
Io vedo il tuo volto, tu vedi il mio

Ognuno ha la sua ombra da guardare
Guardiamo l’ombra
è un grande gioco
Il gioco dell’ombra
Giochiamo bambini
giochiamo e parliamo
giochiamo e corriamo
l’ombra è sempre la più veloce
dai corriamo, andiamo ad
acchiappare l’ombra
ma che gioco bellissimo!!!

Non abbiamo bisogno di nulla

Incontro 27 ottobre 2021

Abbiamo parlato di…….

OMBRA

Ispirandoci al titolo della raccolta di poesie: Come l’ombra di un vaso di fiori, di Leda Erente, abbiamo condiviso impressioni e sentimenti legati all’OMBRA, alle OMBRE, alle locuzioni “all’ombra” e “nell’ombra”, con implicazioni positive o negative.

Ombra come “prova di esistenza”

ombra come presenza che accompagna

ombra come “giochi d’ombra” e riflessi sui muri

ombra come compagna di giochi da saltare e rincorrere

ombra come esorcismo di paura

da Oscar Wilde: Quello che gli uomini chiamano l’ombra del corpo non è “l’ombra del corpo, ma è il “corpo dell’anima”.

Bellissime osservazioni di ogni partecipante che si possono riassumere molto brevemente in:

  • presenze intangibili (Anna, Rossella, Mimma, Simone)
  • definizione di sé, dei contorni (Stefania)
  • mettersi in ombra rispetto a qualcuno, magari per amore (Anna, Sandra)
  • riflesso di ogni istante (Lucia)
  • zone d’ombra, la parte sconosciuta di noi stessi (Stefania)
  • il piacere di un’ombra fresca che consola (Patrizia)
  • ombre cinesi e giochi d’ombra (Anna, Nadia, Carla, Lucia)
  • l’ombra come ricamo delicato da non calpestare (Laura)
  • ancoraggio alla realtà e definizione del reale (Carla, Stefania)
  • ironia di giochi di parole (Simone)
  • il suono ipnotico, vibrante della parola (Mimma, Laura).

L’osservazione della parola si è aperta a molte interpretazioni, accompagnata da alcune citazioni.

Il concetto prevalente, un po’ per tutti è stato:

ombra come vita, senso di presenza: finché ho un’ombra esisto.

  • Che mai farebbe il tuo bene se non esistesse il male, e come apparirebbe la terra se vi scomparissero le ombre? (Michail Bulgakov)
  • Dove c’è molta luca l’ombra è più nera (Johann Wolfgang Goethe)
  • Ecco l’unica cosa che mi piacerebbe avere in pugno, il suono dell’ombra (Alda Merini)
  • C’è qualcuno seduto all’ombra oggi perché qualcun altro ha piantato un albero molto tempo fa (Warren Buffett)