TRADIMENTO – di Rossella Gallori

6 luglio 2021 ore 14 – Messaggio da Gigliola a Rossella:
Vai in palestra? Con questo caldo? Attenzione il sole agli anta è pericoloso!
6 luglio 2021 ore 14,10 – Risposta di Rossella a Gigliola:
Non dormo, mi annoio, stai tranquilla, 1 ora di acqua, doccia, esco e ti chiamo.
Ore16,30
…..ecco…. esco trovo una tua telefonata, cerco un angolo d’ombra, mi siedo…fa troppo caldo, rientro in Virgin mi siedo al bar ti richiamo: avevi furia? Ti chiamavo tra mezz’ora!
Una voce che prendo per tua mi dice: Gigliola è morta!
Rispondo: anch’io di caldo! e rido.
No signora mi scusi, lei non mi conosce, sono una vicina di casa della signora Lombardi, ho digitato il numero con più chiamate “Rossella” Gigliola è mancata un’ora fa…
Non riesco a parlare farfuglio: arrivo! Chiamo un taxi sono alle Cure troppo dopo.
Entro in casa sei buttata su un letto in un lago di sangue, il tuo amore piange, è disperato, io piango e trattengo a stento il vomito, sono disperata, incazzata, arrabbiata con Dio e con te…..si con te! Mi avevi promesso di non darmi dolori, te lo ricordi? Che non avrei pianto più cosí per qualcuno? Che avevo sofferto troppo, non te lo sei ricordata, hai sbattuto la porta, mi hai abbandonata nel mio momento più difficile, non hai aspettato la risposta della biopsia, l’ anniversario di mia figlia, il pranzo annuale al Saltino…tante cose potevamo fare ancora insieme anche se non ci vedevamo sempre, ma riuscivamo a fare per telefono tutto o quasi…risate tante, pettegolezzi, pianti, progetti piccoli, progetti impossibili, amori …di quanti tipi di amore abbiam parlato, senza giudizi senza pregiudizi….e tu te ne vai così in un secondo, ecco cosa hai fatto mi hai “tradita” per meglio dire io mi son sentita tradita, tradita ancora una volta, la gente, la mia gente, muore e se ne va, ed io resto nel solito corridoio buio sempre più sola, con la porta sbattuta sul viso, un viso a righe di anni, che non ce la fa a rialzarsi ora che non ci sei, ora che avevo trovato, un’amica grande in tutti i sensi una che pur non potendo essermi madre, lo era a tutti gli effetti, una che mi aveva convinto a scrivere, ad aprirmi, una a cui piacevo come ero, che non ha mai tentato di cambiarmi, perché, strano a credersi, andavo bene così.
Tradita, sì, abbandonata, da una alta come me, con il mio stesso numero di scarpe, una che al contrario di me amava i colori forti, una che mi dava di scèma con la e aperta che trasudava Castiglioncello da tutti i pori….l’unica da cui accettavo consigli, l’unica a cui li chiedevo. Una che diceva siam cicciose ma “di molto belle” una che mi faceva ridere, io avara di sorrisi.
Tradita, anche quando due mesi dopo la tua morte non hai risposto al mio messaggio: “mi sono svegliata ora intervento andato bene!”
Sono ancora arrabbiata, sto cercando una scusante al tuo venir meno ad un impegno: vivere…
Terribile e sublime tradimento,amore e morte,un pezzo bellissimo.😍😍
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Come sempre parole bellissime, che ti fanno rivivere le persone e le situazioni.
Grazie!
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Cara Rossella capisco molto bene le tue parole….ancora oggi dopo quasi sessant’anni a volte non riesco a comprendere il “tradimento”della persona che mi ha dato la vita e che poco dopo mi ha lasciata sola …
Ho cercato mille volte di leggere nel mio cuore un suo messaggio….perché…perché…perché…
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