L’estate al picco – di Cecilia Trinci

L’estate entra nella sua terza pagina, agosto. A come assenza, qualcuno manca, se ne va in vacanza. Gosto, come qualcosa di rustico, che sfrega sulla pelle, come sole che strina. Agosto come le ferie di Augusto, come pomodori rossi, o angurie mature, come il rosso dei tramonti bollenti. Eppure l’estate volta pagina, fa il suo ultimo giro di boa , scoppia le ultime cartucce, fa un gran casino prima di esaurire le energie . Le notti si allungano, non hanno più l’arroganza di luglio, non si fa più in tempo ad affacciarsi mentre si cucina che il mare ha già inghiottito il sole. Ha galoppato, l’estate, e ora svolta girando intorno alla sua boa. La metà è già passata. Un giorno dopo l’altro piano piano. Si vede settembre in fondo alla strada polverosa.

…e che arrivi settembre …di luglio ho visto poco ….di agosto immagino…..poi spero quasi in silenzio…piano piano arriva domani…e poi domani…
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Un anticipo premonitore di nostalgia dell’imminente autunno.
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Nemmeno il tempo o il modo di accorgermi che è estate… Solo il caldo appiccicoso, il vento bollente e le zanzare che verranno… Ma grazie Cecilia di queste sensazioni, pennellate che almeno mi rimangono nella memoria e sulla pelle quasi fossero mie. E chi ha detto che non me le puoi regalare?
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La terza pagina dell’estate, la terza età, presagiscono un’assenza. L’estate volta pagina sferrando gli ultimi colpi, come l’agave che fa esplodere i suoi fiori perituri. Una svolta, non più l’arroganza del luglio ma è bello comunque stare in cucina a controllare il sole che se ne va. Si intravede il settembre in fondo alla strada polverosa, sapendo comunque che è un mese quieto ed anche carico di splendidi colori.
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Nero come la notte il mare,
quando il sole l’abbandona.
Luci sfarzose regala
l’astro morente,
a illuminar le nubi
all’orizzonte.
Un grigio tappeto avvolge
il mondo addormentato.
Un giorno è morto,
portando stretto in seno,
l’annuncio che domani
ancora rivivra’.
Eterno ciclo ritmico,
al respiro del tempo accompagnato,
nel suo cosmico fluire.
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Che bellezza Vanna!! Un’immagine in parole
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Grazie Cecilia!
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Bello quello che avete scritto!!!
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