Trama/ordito – di Rossella Gallori

Foto di Monika Schröder da Pixabay
Io trama orizzontale, di un tessuto imbottito di cose, di case, di rifiuti, di morsi di altri pezzi di stoffa, di fili intrecciati che gonfiano al tuo calore, al mio non fermarmi mai, mi sfilaccio, mi capovolgo, mi scaldo, ti scaldo, senza un prezzo definito.
Tu ordito, verticale mi attraversi, mi ingolfi, mi vuoi diversa, tu, un garza sottile e tagliente che mi sciupa, mi annulla, in un immenso negozio senza scaffali, senza porta, senza clienti…..
Cade pulviscolo di ovatta…che ci annulla…
Ho voglia di raso, liscio morbido…senza nodi, raso rosa, senza nodi, da accarezzare, per accarezzarti…
PS: scrivere senza avere il tempo di pensare, grazie a chi me lo permette da sempre, è la cosa che mi piace di più…, non rifletto, vivo….13 aprile 2021
Non ho mai sentito nessuno definirsi “trama” e non ho mai sentito definire l’altro “ordito”….perle rare avvolte di raso
Grazie
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Intenso ,travolgente ,bello
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L’incontro dell’orizzonte (donna) con il verticale (uomo), il femminile con il fallo, anche Freud l’avrebbe vista così. Scherzi a parte, un intreccio magico di sensazioni, fantasia sfrenata, vita…Brava Rossella, sai che ti ammiro molto.
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Essere in ogni frammento di vita senza chiedersi se era quello giusto, viverlo pienamente e sentirlo dentro. Con tutto quel che comporta. Brava Ros!
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