Pippo

Pippo detto Pippone – di Cecilia Trinci

Sembrano enigmatici, sfuggenti, a volte passano da distratti innamorati di se stessi. Ma lui senza di te si annoia e si sente anche perduto se il distacco si fa lungo. Non piangerà uggiolando come fa un cane, ma di certo spierà la luce che cala sulla tua assenza e ti verrà incontro distrattamente  quando torni, come dicendo “ah sei qui…..stavo in pensiero!”

Ma chi vive con un gatto impara a leggere i suoi pensieri, qualche volta  a prevenirli. Si leggono le increspature delle loro espressioni che sembrano  sempre uguali. Se arriccia il musetto in un certo punto, vicino alla bocca, se guarda con occhi lontani, leggermente piegati alla tristezza, se cammina poco poco più lentamente, si percepisce che qualcosa non va per il verso giusto. Sembra dorma tutto il giorno eppure quando davvero lo fa si vede la differenza. Perché non è vero che sparisce nella sua poltrona e non ti vede. Ha una sua vitalità notturna, lo senti zampettare  mentre dormi, sai che va in salotto a guardare gli uccelli notturni dalla porta finestra, lo senti che si sprimaccia le unghie sul divano quando sa che non dirai niente, lo senti scivolare guardingo sul parquet e tornare nella sua poltrona. Tu dormi eppure sai che lui c’è, vive con te. Lo senti che raspa la lettiera alla stessa ora, e allora puoi rigirarti nel letto e tornare a dormire ancora un po’. Più tardi viene a svegliarti, senti le sue fusa sul viso, lo accarezzi  e le seta purissima della sua pelliccia ti rassicura, è come una carezza gentile reciproca. Ti alzi e il primo pensiero è la sua colazione. Non la pretende ma se l’aspetta. Bocconcini diversi, mi raccomando, perché la noia è la peggior nemica a tavola, anche di un gatto. Sai quando devi cambiare gusto, non c’è bisogno che lui ti guardi deluso voltandosi verso di te dal bordo della ciotola.   Poi giratina in terrazza, per pulirsi i baffi nell’acqua fresca e nelle punte verdi dell’erba gatta. Sonnellino, ma vigile per uno spezza digiuno prima di mezzogiorno e un po’ di sole prima che sia troppo caldo. Ti guarda, dal bordo della poltrona, vedi i suoi orecchi vigili e dritti, la sua facciona tonda che si chiede cosa stai facendo, se lo fai nello stesso modo o stai tramando qualcosa, senti i suoi enormi occhi su di te, giudicano ma ti vogliono bene. Lo guardi e lui sa che lo adori. Poi una mattina non ti viene a svegliare, resta  a dormire oltre l’orario, non fa colazione, non ha la solita fame. Oddio ecco il panico, perché lo sai che  oggi non è lui. Allora sei tu che lo spii e lui si spaventa del tuo spavento, si isola, va sotto il letto, non vuole sentire che hai paura. Ecco allora accesa la catena del terrore. Aspetti, lo guardi, lui mangia dalla tua mano ma non dalla ciotola. Lo sai che invecchia, più velocemente di te, sai che vi lascerete prima o poi. Non vale lo stupido “è solo un gatto”, perché la sua pelliccia trasuda delle tue carezze, nei suoi occhi ci sei tu con i tuoi pensieri, e lui c’è sempre stato quando avevi paura di morire o eri stanca o forse anche solo un po’ felice, quando eri sul divano a pensare o forse solo a guardare la tv, c’era, e veniva ad appoggiarsi a te, pesandoti sul collo e facendoti calduccio proprio dove avevi bisogno di carezze. Sentendoti vicina accende i motori delle fusa e le vibrazioni insieme al suo velluto sono meglio di qualsiasi impensata consolazione. Perché le sue zampette sono state tanti giorni accanto a te seduta. Perché si è sempre messo in disparte quando c’erano i bambini in giro per poi tornare, accanto a te, appena usciti.

Perché è lui che mi accarezza sempre, più di quanto abbia mai saputo fare io.

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

6 pensieri riguardo “Pippo”

  1. Straordinaria descrizione di azioni e sentimenti di chi veramente ama e vive con un gatto …. un gatto che non è solo un gatto

    Grazie

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  2. Bella lettera d’amore per una creatura speciale e anche magica. Basta pensare al suo ruolo nelle civiltà antiche. Siamo capaci di tessere relazioni profonde con tutti gli esseri, ognuno si sente particolarmente in sintonia con alcuni e meno con altri. Grazie per queste “confidenze” così intime sul vostro “gattorapporto”!

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  3. I sentimenti nascosti del gatto. Ama senza far pesare il suo sentimento. Penso che gli animali possano insegnarci molto. Veramente una bella interpretazione delle caratteristiche di questa evasiva creatura.

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  4. “nei suoi occhi ci sei tu con i tuoi pensieri” basterebbe questo per capire l’amore e l’empatia che si sprigiona tra voi…bellissimo esempio di buona convivenza…

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