Orologio…non più

Non porto orologio – di Lucia Bettoni

foto di Lucia Bettoni

Non porto più l’orologio, non lo porto più da diversi anni, quasi cinque per l’esattezza.
Ho fatto un lavoro “pieno”.
Ho vissuto con i bambini per quarantacinque anni: responsabilità, attenzione, continuo movimento, mille voci, mille richieste mi hanno dato e preso tutto.
Da quando non lavoro più, per me il tempo ha assunto una nuova dimensione. I primi mesi vivevo in uno stato di beatitudine come sospesa nello spazio; piano piano ho imparato a innamorarmi della lentezza e dell’assenza del rumore.
Nella lentezza il mio tempo scorre veloce, ho fame di tempo, ho sete di tempo, di questo mio tempo. Posso allungarlo all’infinito, posso abbandonarmi e lasciarlo scorrere, posso stringerlo sulla punta delle dita e guardarlo da vicino.
Senza orologio e senza anelli è come mi fossi spogliata, è come se fossi finalmente nuda.
Ho tutto il tempo e ne vorrei ancora come una bambina che corre dietro al suo aquilone.


Scelgo un orologio da taschino per Luca, qualcosa che non si vede ma c’è per un “signore” come lui.


L’orologio da taschino mi parla del passato, di un tempo lontano, mi parla di storia e conoscenza … contemporaneamente  lo trovo moderno, intrigante, particolare, diverso…legato all’eleganza di un gesto

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

3 pensieri riguardo “Orologio…non più”

  1. Una vera signora del tempo che sa come farselo amico per sempre. Quando sarà il momento (ma c’è ancora tanto da aspettare) mi insegnerai come scivolare in questa armoniosa dimensione…

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