Storia scritta a 6 mani nel 2016
Sotto il melo fiorito – racconto di gruppo (Stefania, Laura C., Mirca)

Il convento dell’eremo di Monte San Michele alla fine di quell’inverno era ancora più triste di sempre. La primavera non arrivava ancora, gli alberi erano spogli e le mura fredde e tristi.
I giorni passavano tutti uguali fra le laudi e i vespri, a scandire il ritmo. L’imprevisto si manifestò quando fra’ Goffredo annunciò che doveva far ricamare una nuova tovaglia per l’altare e, siccome naturalmente i frati non ricamano, si doveva cercare il posto giusto. Un vecchio penitente raccontò della scuola di ricamo dell’Antella. Fu deciso che andasse Fra’ Bartolomeo, l’ultimo arrivato e il più giovane. Così avrebbe preso anche una boccata d’aria e si sarebbe anche distratto, visto che iniziava ad accusare l’isolamento.
Cammina cammina cammina arrivò all’Antella, le campane rintoccavano, il sole splendeva, la scuola apparve in mezzo ad un prato pieno di margherite. Lenzuola profumate erano stese ad asciugare sotto un melo appena fiorito: in piazza la primavera era già arrivata.
Le ricamatrici erano in cortile sedute in cerchio, erano vestite di bianco e chiacchieravano e ridevano contente del loro lavoro. Il giovane frate lascia la tovaglia alla maestra per il ricamo e si affretta a tornare al convento. Sulla strada del ritorno sta calando la sera: si sta abbuiando tutto, anche il suo animo. Tornare al silenzio e alla preghiera gli costa. Quando arriva in vista del convento si accorge di una figura accovacciata sotto il loggiato, sommerso di sacchetti. In un attimo sa che potrebbe scegliere: la vita nomade, tornare in città……..
E rientra in convento.