Il Papa – di Carmela De Pilla

Guardava la carta con un certo distacco all’inizio, “Cosa c’entra il papa con me? Lui così sicuro, così saggio, collante indissolubile tra Dio e l’uomo, unico rappresentante del pensiero divino, lui così autorevole, forte, indulgente, clemente insomma lui, cosa può avere in comune con me? “ si disse.
Era capitato per caso che le venisse abbinato ”il papa” tra tutte le carte dei tarocchi e un po’ scettica incominciò ad osservarlo.
Eccolo, seduto sul trono con la lunga tunica e la cappa rossa impreziosita da una bordura d’oro, osservò poi con più attenzione e con un certo stupore si accorse che il numero tre si ripeteva più volte: 3 i cerchi che avvolgono la corona, 3 le dita alzate della mano destra, 3 le croci sullo scettro…
“ Ma 3 è il giorno della mia nascita!” si disse sorpresa da questa strana coincidenza.
Ancora più incuriosita cercò informazioni “Per trovare la verità occorre indirizzare lo sguardo sia verso ciò che è palese che verso ciò che è nascosto”, questo è il significato che viene dato al numero tre e allora qualcosa si dipana tra i suoi ricordi e rivede la ragazzina chiusa in se stessa, talmente chiusa che non riusciva ad aprire nessuna porta, né per entrare né per uscire.
Per molti anni aveva attraversato cieli senza stelle, campi senza fiori eppure intenso era il desiderio di conoscere le stelle, i fiori…Si sentiva trascinata in una vita senza vita, manovrata da fili invisibili che la inducevano a fare ciò che gli altri decidevano per lei.
Il tempo scorreva spietato e lei si ritrovò inconsapevolmente già diciottenne e allora capì che doveva scavare, scavare in quel deserto fino a farsi male per cercare ciò che di prezioso era nascosto dentro di sé.
-Il papa rappresenta il ritorno al passato, alle proprie radici e poi guarda, è seduto quindi sicuro, forte, le disse Cecilia.
Via via capiva sempre di più la connessione che c’era fra lei e “il papa”… Nel suo passato era stata travolta da una bufera che tormentava “il suo dentro” e così in un percorso lento e faticoso cercò la verità, con lealtà e impegno e, guidata da una forza impercettibile scoprì ciò che di vero c’era in lei, incominciò così a rileggere la sua vita.
L’unico modo per darsi delle risposte e per cercare un equilibrio tra il corpo e lo spirito era ritornare alle sue radici, rovistare nel suo passato, un passato doloroso sì, ma era l’unico che aveva, era la sua storia e doveva proteggerla.
Pagina di intensa riflessione, degna proprio della carta del Papa, che rappresenta la comprensione, la conoscenza che viene dal sentimento, la forza di scegliere le cose buone, i ricordi che servono ad essere felici, la capacità di perdonare e di guardare al passato, ma anche al futuro e soprattutto al presente con tutta la sua luce
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Cecilia, sei straordinaria…le tue parole fanno sempre centro…grazie
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Proteggere la nostra storia…qualsiasi essa sia … con amore , forza e benevolenza…. è l’unica che abbiamo!
Grazie
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Il Papa così forte, saggio, autorevole, forte….fragile spesso credo, come ogni essere umano difronte a Dio….ed agli eventi della vita.
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“… era la sua storia e doveva proteggerla … ”
Grazie Carmela, hai scolpito una verità, una di quelle da mettere nelle Tavole della Legge di noi che scaviamo.
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Tutti noi abbiamo solo una storia e dobbiamo proteggerla bella o brutta che sia, perchè è solo nostra. Riflessioni molto importanti. Grazie Carmela
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Guardane al proprio passato e importante, bello.
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