L’Imperatore

L’IMPERATORE – di Anna Meli

E’ stata un’esperienza nuova vedere il mio nome abbinato dalla sorte alla carta dell’imperatore e inizialmente sono rimasta sorpresa poi l’ho osservata: l’imperatore è un uomo con barba e baffi semi-seduto su un trono, sembra quasi pronto ad andarsene da un momento all’altro oppure pronto per intervenire in qualcosa. Ha sulla testa una pesante corona e abiti regali dove i colori predominanti sono l’azzurro, l’arancione e il rossiccio. Nella mano destra tiene una sfera raggiante che comunica luce, fiducia e sicurezza. Sembra non portare scarpe ma una morbida calzamaglia. Sugli angoli della carta si notano dei simboli che non so interpretare, si riconosce il 4 ( come i lati del quadrato ); sul fondo sotto la scritta IMPERATORE due più piccole: fermezza . Potere. (aggiungerei razionalità).

E’ una carta che si può abbinare al mio segno zodiacale che è l’ariete. Personalmente faccio fatica  però a rispecchiarmi sia nella carta che nel segno; ma è pure vero che nella mia vita ,o per forza o per amore,  ho dovuto prendermi responsabilità e decisioni nascondendomi spesso dietro una falsa sicurezza scambiata spesso per fermezza e potere decisionale. A questo punto della mia vita avrei voglia di tirare i remi in barca e riposarmi, Ma riuscirò a mettermi da parte? Non mi conosco ancora o mi conosco troppo bene. Vedremo…

Due parole sui Tarocchi

Tarocchi e interpretazione dei Sogni – di Vanna Bigazzi

Sotto molti aspetti l’interpretazione dei Tarocchi può raffrontarsi con l’interpretazione dei Sogni. Tutti e due i percorsi si avvalgono di particolari immagini che nei Tarocchi sono gli Arcani Maggiori e nei Sogni sono Simboli dell’Inconscio. Sia gli uni che gli altri vanno interpretati e collegati fra loro. La loro lettura non è una mera traduzione e viene, invece, filtrata dalla capacità intuitiva dell’interpretante. Si stabilisce così fra l’interpretante e l’interpretato un feeling ultrasensibile che attinge a fonti ancestrali. Queste antiche fonti, non sono qualcosa d’immaginario ma qualcosa che ha già sede in noi, un’eredità psichica di contenuti dal significato universale che viene trasformata non per arte divinatoria ma per approfondimento, tramite la conoscenza e l’ INTUIZIONE dell’interpretante. Come nei Tarocchi, l’Arcano Maggiore non solo ha un determinato significato ma si rivela, adattandosi alla situazione particolare della persona interpretata, così i Simboli dei Sogni,  opportunamente INTUITI e decifrati dall’arte dell’interpretante, portano alla luce conflitti e tematiche da elaborare  la cui non considerazione  e  nascondimento dentro e fuori di noi, impediscono quella liberazione spirituale che ristabilisce  l’equilibrio psichico.

La Papessa

La Papessa – di Rossella Gallori

Ho peccato ma non chiedo perdono, mi aggiusto le vesti e mi siedo sul trono”

Seduta, ben dritta, non piegata su me stessa, cerco i vostri silenzi , non le vostre parole.

Ho le grandi chiavi, un segno di fiducia, aprirò, per paura solo porte aperte, lascio ad altri serrature difficili.

I miei occhi velati dal tulle leggero guarderanno lontano, sarà difficile voltarsi, nel timore di strappare quel drappo di vita.

“Tra poco giustizia si affaccia alla porta, viaggio da sola, non voglio la scorta”

 Le  mie dita cercheranno di leggere la  piccola pergamena, mi verrà indicata la strada da percorrere e non ci saranno lune storte che mi volteranno le spalle.

 Nasconderà i miei sogni, uno scialle di seta turchese, proteggerà il mio “volar via” una volta a mosaico,  sorretta da solide colonne troverò il coraggio di gridare che non ho mai avuto voglia di essere, né papa né santo, né uomo né Dio…..

“Muoio da Papessa, la storia è la stessa, donne senza diritto con il sangue l’han scritto”.

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Un esempio di scrittura in due fasi. La prima qui sopra è frutto di riflessione, la seconda qui sotto è frutto di scrittura di getto.

La Papessa di Rossella Gallori – prima versione (che merita di essere letta)

Seduta ben dritta, non piegata su me stessa, cerco i vostri silenzi, non le vostre parole, cerco, nella pergamena segni e disegni, cerco una strada da percorrere. Ho le vostre chiavi, un motivo di fiducia, aprirò per paura, solo porte aperte, lascerò ad altri serrature difficili.

I miei occhi velati, nascosti dal drappo di tulle leggero guarderanno davanti, sarà difficile non voltarsi. Lo scialle turchese nasconderà i miei sogni ad una luna storta che mi volta le spalle.

Un mosaico a volta sorretto da colonne solide proteggono una femmina che non ha mai avuto voglia di fare il Papa.