ACQUARELLO COMPAGNO DELLA VITA ADULTA – di Tina Conti
foto e acquarello di Tina Conti

Era giunto il tempo per un nuovo amore, tutto mio, che mi desse emozioni sconosciute, imprevedibili, segrete. Arrivava un nuovo tempo di vita, mi dovevo preparare, avrei dovuto lasciare il lavoro. Potevo solo partecipare al corso serale, mi iscrissi, e cominciai la scuola. Erano quasi tutti uomini, che mi accolsero con garbo e gentilezza. La serata era faticosa dopo una giornata di lavoro ma, ero decisa, avrei combinato qualcosa. A un certo momento per tirarci su, si beveva un goccetto di vinsanto con due cantucci, il percorso all’inizio era molto complicato, tanti passaggi e tecniche. Rimanevamo incantati dalle mani del maestro che con due tocchi trasformava in decenti i nostri pastrocchi si, erano proprio pastrocchi. Però si andava avanti, quel nostro ritrovarsi e raccontarsi, ci faceva sentire bene e eravamo allegri e fiduciosi. Il maestro ci fece cambiare tutto il corredo, avevamo tutti materiali scarsi e di cattiva qualità. Il primo corso fini’. Io trovai una scusa per non partecipare alla esposizione che un gruppo di artisti faceva in estate e feci proprio bene, se oggi riguardo i miei primi lavori mi sento morire.
Feci ancora sessioni di scuola con lo stesso maestro che, riguardo a comunicare la tecnica lasciava a desiderare ma, era un bravissimo acquarellista.Feci altri corsi, uno con una ragazza brava e paziente che lavorava sulla tecnica con competenza e sensibilità. Tutte le volte ,oltre al lavoro, amavo il gruppo, le nuove amicizie, il bel tempo che trascorrevamo insieme. Ho fatto, sempre la sera dopocena, corsi di disegno con una fatica immensa ma guadagnando in capacità e tecnica. Un giorno, il maestro di acquarello mi ha detto che non avevo più bisogno di andare da lui, potevo camminare da sola.
I colori erano diventati miei buoni amici, li strapazzavo a piacimento, oppure li stendevo con parsimonia e attenzione..Il mio tavolo da lavoro sempre apparecchiato mi fa l’occhiolino, io,lascio appunti e progetti pronti , aspetto pero’ l’urgenza a cominciare.
Spazio fra lavori meticolosi, attenti alla forma e alla realtà ‘ a realizzazioni dell’anima, che io non conosco, che escono da crateri profondi, che cambiano di volta in volta, che mi turbano e commuovono.Mi riconosco in questo fare, sono io ogni volta, sconosciuta e scontata allo stesso tempo. Mi piace farmi portare dall’acqua e dai rigagnoli di colore, perdermi e ritrovarmi, amo molto lavorare da sola e con le amiche che a volte si uniscono per confrontarsi e stuzzicarsi sulle cose fatte.
Il mio nuovo amore mi segue ancora, e mi stimola a guardare il mondo … le cose…gli uomini.
“Sconosciuta e scontata”….come siamo sempre quando ci esprimiamo veramente, una novità ogni volta, uno stile noto che è una consolazione. Anche qui ritroviamo Tina, entusiasta, precisa nella tecnica, curiosa nelle scoperte…piena di luce
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Trovo che da adulti, specialmente con qualche anno in più di quello che vorremmo, avere un’arte, un interesse che ti appassiona veramente sia un grande dono, è ciò che ti mantiene vitale e creativa e ti elargisce energie positive, nel tuo caso l’acquerello, sei veramente molto brava, nel mio caso lo studio e la poesia.
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…mi piace farmi portare dall’acqua e dai rigagnoli di colore….
Belle parole come il tuo acquerello
Grazie
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” potevo camminare da sola”
Perdersi e ritrovarsi senza paletti umani, tu i tuoi colori, le tue tele…..
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Quanta semplicità e umiltà in questo tuo amore… E quanto lavoro! Sono gli ingredienti giusti, insieme alla perseveranza che hai avuto, per regalare a sé stessi e agli altri qualcosa di vero e di bello che parla dal profondo. Grazie!
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