Incontro virtuale – 26 gennaio 2021

con Cecilia Trinci

Una cascata di giallo energizzante si è abbattuta sul nostro incontro di ieri accendendo nuovi orizzonti e nuove pagine da riempire.

Il giallo dei tulipani in mazzi conditi di gelosia, il giallo imperiale e il giallo oro della regalità, il giallo dello zafferano che stuzzica gusto e colore in certi piatti.

Il giallo della svolta, dell’ottimismo e della creatività. Il giallo che c’è nella fiamma del camino, insieme al rosso.

Il giallo smunto della malattia, dell’epatite, delle allergie.

Ma anche il giallo dei paesaggi: il giallo Sicilia, il giallo Maremma, il giallo Salento, il giallo Deserto, il giallo “femminile” delle terre di Asciano e quindi il giallo di certe nostalgie collegate.

La nostalgia ha un odore giallo, di cui ci parla Gabriella mentre per Carla i paesaggi possono essere maschili o femminili e ci racconta il suo pensiero a riguardo.

Il giallo della luce, del sole, di certi fiori: i primi fiori che spuntano sono gialli: mimosa, tromboncini, crochi, primule……

Il giallo delle note acute, stridule, della cattiveria, o il giallo dell’energia, della volontà, della creazione. E della tenerezza dei pulcini, dei piccoli…..come il giallo di certi corredini per neonati, preparati quando ancora non se ne conosceva il sesso.

Il giallo si può pensare anche se non c’è“, dice Stefania e dice anche “il giallo è il tempo che passa”, come nelle pagine ingiallite, nelle foglie che cadono.

Per molti il giallo è il colore del grano e di certe giornate gialle passate in campagna, tra la paglia, i covoni a cupola, le pannocchie con cui fare pupazzi, barbe e baffi finti per giocare, come dice Simone.

Giallo è l‘estate, le stoppie su cui qualcuno sapeva camminare scalzo e libero.

Gialla è la polenta, girata nel paiolo sul fuoco del camino, la povertà, l’essenzialità della terra, secondo M.Laura.

E’ il miele, sono i dolci gialli di uova, i cenci per fare festa insieme, la capacità di fondersi, di unirsi, di abbracciarsi, come dice Anna.

Giallo è un colore base in pittura, con cui si può alleggerire, formare altre sfumature,è l’ombra che fa la luce” come dice Tina, è il girasole, è il giallo di certi quadri preferiti, il ricordo di Van Gogh e Gaugin per Luca.

Giallo è attenzione, pericolo: non attraversare la linea gialla….e gli animali feroci sono gialli!

E la “stella di David”, usata come marchio perverso, è gialla, nel ricordo di infinita malvagità della persecuzione nazista, come ci ricorda Rossella e come oggi, che è il Giorno della Memoria, vale la pena ripetere.

Il giallo è la paura e la mano stretta di un bimbo per non perdersi in un grande campo di mais, affascinante ma pauroso!

E’ la vibrazione acuta, la tensione che ci fa stare in ansia di Laura.

E’ una camicetta gialla per apparire giovane e reggere alla malignità, al pettegolezzo, all’essere giudicati di Vanna.

Per qualcuno è il colore del cuore, per qualcun altro uno stridente colpo di luce, per tuttti vitalità e spinta ad andare AVANTI, come per Lucia, che per salutarci indossa il suo cappottino giallo con il suo quadro giallo che tiene sopra il letto, fonte di energia e vigore.

A tutti voi un mazzo di fiori gialli di campo, simbolo non di gelosia in questo caso, ma di unione e abbraccio virtuale

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

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