I tasti bianchi delle parole

Spartito di parole – di Stefania Bonanni

Poi c’e il bianco che dà senso al nero, quello che da’ aria alle parole,  le fa respirare e cantare, quando il rigo scritto è riempito solo in parte, quando una virgola fa tirare il fiato e le parole tornano nel rigo di sotto, dove a volte il margine rientra, come per farsi desiderare,  lasciando capire che ci si può mettere l’accento, nella lettura, che vale la pena farci un po’ più attenzione.

Quelle righe diventano spartiti, le parole note, il bianco ed il nero come tasti di un pianoforte, suonano parole ritmate dagli spazi lasciati in bianco, componendo melodie che nascono da penne speciali, ma ci accompagnano per effetto di quegli spazi bianchi. Così, sempre e per sempre, sapremo che “passata è la tempesta”, anche se forse non sempre sentiremo “uccelli far festa”.

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

3 pensieri riguardo “I tasti bianchi delle parole”

  1. Hai davvero “suonato le parole”! Quando scrivi hai sempre in testa una melodia e cerchi di riprodurla nella scrittura, non importa quale sia il tema, l’importante è quella musica che cerchi in ogni modo di far sentire anche a noi… E ci riesci!

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