Spartito di parole – di Stefania Bonanni

Poi c’e il bianco che dà senso al nero, quello che da’ aria alle parole, le fa respirare e cantare, quando il rigo scritto è riempito solo in parte, quando una virgola fa tirare il fiato e le parole tornano nel rigo di sotto, dove a volte il margine rientra, come per farsi desiderare, lasciando capire che ci si può mettere l’accento, nella lettura, che vale la pena farci un po’ più attenzione.
Quelle righe diventano spartiti, le parole note, il bianco ed il nero come tasti di un pianoforte, suonano parole ritmate dagli spazi lasciati in bianco, componendo melodie che nascono da penne speciali, ma ci accompagnano per effetto di quegli spazi bianchi. Così, sempre e per sempre, sapremo che “passata è la tempesta”, anche se forse non sempre sentiremo “uccelli far festa”.
Bello Stefania, ricco di ritmo, musicale.
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Hai davvero “suonato le parole”! Quando scrivi hai sempre in testa una melodia e cerchi di riprodurla nella scrittura, non importa quale sia il tema, l’importante è quella musica che cerchi in ogni modo di far sentire anche a noi… E ci riesci!
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Adesso so per certo che sai suonare il pianoforte …e non solo…una bella canzone, la tua, come sempre
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