Bianco garbo

“G” – di Gabriella Crisafulli

Foto di Лера_K da Pixabay

Sorvolo con le ali di una follia

fatta della più bianca solitudine

i panni stesi all’aria

le tende che si muovono al vento

i dipinti non immacolati

la neve che affonda

il tulle di un vestito da sogno

Trovo nel diario non scritto

orde di fantasmi dimenticati

Cerco parole

per rivendicare

un trauma

pari all’incredulità

Ho reso estranei me stessa

e quel che mi stava intorno

Ho immolato l’io

agli ideali

e ho perduto

avvenire e futuro

Non posso più stendere

un velo pietoso

Rincorro un viagra

per dare forza

a nuove idee irresolute e confuse

che vagano e si perdono

Ispeziono il vocabolario

alla lettera G

Desidero parole positive

ma anche irrazionali

scarmigliate

libere

Oh

finalmente

Dopo dieci facciate

trovo a pagina 1063

“garbo” e lì mi fermo:

ho da pensare

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

2 pensieri riguardo “Bianco garbo”

  1. Quante immagini che ti rispecchiano e ti descrivono… Con estremo garbo! Ma se guardi bene, là da qualche parte, c’è anche G come gioia…

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