Questo blog intende accogliere e custodire questo assaggio di poesie di Giovanni Loliva, secondo il desiderio di sua moglie Gabriella Crisafulli e come da lei suggerito nel precedente brano “Bianco assenza”.
Ci sembra un privilegio essere custodi di un ricordo profondo, di un amore importante, e diventare un luogo dove si possa ritrovare Giovanni.

OCCHI DI LUCE
Sospinta dai raggi del sole
Orgogliosa del braccio paterno
Mi guardavi con occhi di luce
Avanzando con passo deciso
Sorridendo in un bianco splendore
Sull’altare mi desti la mano
E, raggiante di amore bambino
Mi invitasti a prendere il volo
Nel silenzio
Il suono di un organo
Sulle note dell’Ave Maria
I miei occhi riempiva di lacrime.
ANCHE TU SEI PARTITO
Dalla guerra tu eri fuggito
zoppicando
portando sul viso
il pallore di un freddo mortale
Arrivasti, ancora ti vedo,
in silenzio, come eri partito
nei tuoi occhi una sola speranza
cancellare quell’incubo orrendo
Da quel giorno i miei giochi bambini
si accesero di tutti i colori
con i razzi e le mille invenzioni
tu rendesti felice il mio nulla
Poi il destino mi ha fatto partire
assopendo nel tempo il ricordo
A Natale dal letto malato
mi donasti il tuo triste sorriso
Poi di notte senza parlare
sei partito per non ritornare.
L’uomo solo
Il sole calando
nel deserto dei ricordi
ridisegna l’ombra
dell’uomo solo contro la sfinge.
LA SCATOLINA BIANCA
Lettere sbiadite raccolte da nastri colorati
Biglie turchesi che riflettono la nuova luce
Monete, senza valore, di rame e di nichel
Alcune con un foro centrale
Figurine di giocatori famosi che
Ridestano nella memoria emozioni appassite
Poi all’improvviso,
Nel buio che odora di muffa,
Vedo in fondo al cassetto
Quella misteriosa scatola bianca
Con scritte colorate che non sapevo leggere
E si accende un ricordo:
Una piccola automobile rossa
Corre felice nelle stradine di birilli
Una mano tremante muove orgogliosa
Il fragile congegno meccanico
Disegnando emozioni profonde
Poi dall’uscio rimbomba una voce possente
Che interrompe la corsa sfrenata
Distruggendo in un attimo il fascino del
Gioco Proibito.
LA VITA – (testamento morale)
LA VITA E’ UNA LUCE
COLOR DI SPERANZA
CHE BRILLA NELL’ALBA
DEL NOSTRO DESTINO
LA VITA E’ UN SENTIERO
CHE SCENDE NEL MARE
FRA CAMPI FIORITI
ED ARIDE SPINE
LA VITA E’ UN SOSPIRO
DI MILLE RICORDI
CHE OGNUNO CONSERVA
NEL FONDO DEL CUORE
LA VITA E’ UNA MANNA
CADUTA DAL CIELO
CHE SENZA DOMANDE
SI DEVE GUSTARE
Leggo con emozione, per avere timore di ascoltare parole d’amore dette per qualcun’altro, di essere straniera in una terra sconosciuta, ma nello stesso tempo con la consapevolezza del grande dono di essere messa a parte del viaggio di altri. Parole che saranno al sicuro, conservate con cura. Un grazie profondo.
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Grazie Stefania, grazie.
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