Sfumature di grigio

La camicia di seta – di M.Laura Tripodi

Foto di Anant Sharma da Pixabay

La osservava penzolare inconcludente e triste da quella gruccia di ferro. Un leggero alito di vento confondeva le righe bianche e nere rendendole sinuose e ammiccanti.

La camicia di chiffon di seta,  lacera,  conservava tutta la sua dignità.

Si era ferita a morte in una notte di tempesta. Dal terrazzino era volata via impigliandosi nella rete del condominio e lì era rimasta per tutta la notte a subire  i maltrattamenti della pioggia e del vento.

Era stata recuperata il mattino dopo, ormai inservibile, ma sempre bellissima .

Anzi gli strappi la rendevano misteriosa e affascinante. Le righe che si interrompevano là dove si era lacerata formavano con il movimento della brezza disegni sempre diversi.

Bianco e nero. Giorno e notte.

 E socchiudendo gli occhi , complice il gioco del vento,  tutte le sfumature del grigio.

Come se schegge di notte fossero entrate nel giorno e frammenti di giorno si fossero intrufolati nel buio della notte.

Aprì l’armadio e con una carezza la ripose con cura. 

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

9 pensieri riguardo “Sfumature di grigio”

  1. Voler bene ad una camicia “ferita” e decidere comunque di conservarla… Anche così si può aver cura del mondo. Grazie ML, del tocco leggero, delle immagini delicate, delle sfumature indovinate

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  2. Sembra di poterla toccare e di vederla questa camicia. Anche mentre volteggia schiaffeggiata dal vento. Le hai dato spessore e vita. Brava Maria Laura

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  3. Bella immagine metaforica delle ferite subite durante la vita e della delicata sensibilità ed empatia di alcune persone particolarmente umane che offrono conforto ed accoglienza.

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