Come Forrest Gump – di M.Laura Tripodi

Ci sono giorni in cui camminare è l’unico modo che ho di sopravvivere. Sorrido pensando ai chilometri percorsi da Forrest Gump. Solo che lui correva. Paradossalmente mi sento un po’ così. Mi sveglio certe mattine e penso che starò tutto il giorno a scrivere. Accendo il computer e la schermata bianca sembra chiedermi di sbrigarmi. Ma i pensieri sono velocissimi e non si fanno acchiappare. Non è cosa. Richiudo tutto.
Allora faccio qualche telefonata di buongiorno. E poi? Le mie scarpette da ginnastica occhieggiano. No, Oggi riprendo in mano i pennelli. Preparo tela e colori, ma sono sconclusionata. Abbandono tutto.
Ogni tanto mi avvicino alla famosa finestra dei miei pensieri. Vera e metaforica. C’è un fico là fuori, presente da sempre. E poi ci sono altri alberelli che per un certo periodo sono apparsi soli e inconcludenti. Adesso però si sono ripopolati di passerotti e mi incanto a guardare la loro laboriosità, l’instancabile moto che li fa volare da un ramo a un altro o posarsi sul terrazzino adiacente in cerca di briciole che non sempre mi ricordo di lasciare.
Forse pioverà, forse no. Infilo le scarpe e me ne infischio. Prendo la giacchettina leggera con il cappuccio. Lascio a casa il telefono, questa volta volutamente.
Quando mi prende così sono capace di camminare per ore senza una meta precisa. Mi accompagnano i pensieri, ma ogni tanto, soprattutto in questa stagione, mi fermo come invasata di fronte alla magnificenza di una natura fatta di colori e di profumi che a breve spariranno.
Allora ci sarà posto solo per le nebbie e molti alberi rimarranno sentinelle scheletriche a osservare i propri abiti caduti a terra. Cambieranno anche gli odori, confusi nell’umidità dell’inverno e i suoni saranno ovattati , come catturati da un grigio calderone.
E poi tornerà la primavera.
A volte mi perdo.
E’ accaduto anche nel labirinto della mia vita. Ho sbagliato strada tante volte e tante volte mi sono ritrovata al punto di partenza. Ma non era proprio così.
In cammino si imparano tante cose e quando si ricomincia daccapo si fa sempre con un cuore diverso.
Chissà se per strada incontrerò Forrest Gump…..
Un’ironia fine e commovente!!Avevo ragione io:sembra che a noi il covid faccia bene per la creatività…Boh!!😩😩😀😀👍
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Camminare per vivere nei labirinti che non hanno fine. Si percepisce il rumore dei passi e dei pensieri.
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” le scarpette, la giacchettina” parole tue, solo tue, per queste due compagne di una quasi solitudine…poi tanto lo sai Marialaù torna la primavera…
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Forrest Gump per me è un riferimento. Hai scritto in modalità “da dentro”.Quando a camminare non si riesce più, perlomeno speditamente e in sicurezza, si ha la certezza di aver perso la libertà. Non resta che lavorare sul resto, anche se con dispiacere , non riesco a non invidiarti, Grazie per raccontare in così intima maniera.
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Che bello Maria Laura. Bello, leggero, profondo, luminoso, saltellante. Uno spaccato di serenità.
Ha ragione Luca: scriviamo brani sempre più belli.
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grazie
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Secondo me Forrest Gump l’hai incontrato, forse in uno di quei labirinti dove più volte hai perso la strada,ma sei riuscita a ritrovarne una ancora più bella, lo si legge nelle tue parole…grazie
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Grazie per questo sguardo indiscreto nei tuoi pensieri e moti d’animo così intimi! Mi piace moltissimo perché è un racconto lieve, fatto di verità vere, ma sussurrate. E mi piacciono moltissimo i commenti degli altri, avverto una “comunanza” sincera, un calore autentico intorno a questo brano che parla di te, ma anche un po’di ognuno di noi. Bello bello tutto!!!
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Scoprire negli scritti degli altri pezzetti di noi è la parte più calda e accogliente di questo percorso insieme. Grazie a tutti voi
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hanno già detto tutto gli altri, condivido, è profondo e leggero, dice tanto ma con semplicità, le emozioni del quotidiano che ti raccontano.
Complimenti.
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Molto bello Maria Laura. Mi è piaciuto molto.
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Il Forrest Gump dentro di te e’ la tua forza, che ti fa andare avanti e ti arricchisce di volta in volta di nuove esperienze ed emozioni come un caleidoscopio della vita. E vai avanti da sola, ma anche in grado di trainare con te molti altri in grado di percepire la tua essenza giovanile e rivoluzionaria.
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