La gonna indaco

La gonna indaco – di Rossella Gallori

La gonna di duchesse bluette


Indossò un body miracoloso all’alba, in una giornata calda da scoppiare, se lo tolse un’ora dopo, sostituendolo con della biancheria, più comoda anche se meno contenitiva, a voce alta ringraziò quella decisione, in fondo era sua figlia che si sposava, mica lei…cercò di stare calma, doveva e voleva che fosse un giorno normale, perché tutto era normale, era stata anche lei negli anni 70 una sposa colorata, ricordava quel vestito fucsia e verde con poca nostalgia, gli anni sbiadiscono i colori, ma la gonna di quel suo pezzetto di cuore brillava, la duchesse bluette era stata un scelta veloce e consapevole….una delle poche cose che avevano fatto insieme, oltre ad amarsi alla follia naturalmente…
La sarta aveva cucito punto, per punto con tenerezza, come solo un’ amica sa fare..
Era quasi l’ora… guardò la sua mise incredula, tutte quelle sfumature di cielo erano cadute addosso anche a lei, in un intreccio di turchese, indaco e verde…
Controllò il suo compagno di vita, era stato bravo, tanto, forse anche troppo, quando ti hanno insegnato che le cose possono essere in un modo solo, si fa fatica ad accettare cose diverse, molta.
Per lei era stato meno complicato, lei amava l’ amore, non conosceva la parola “diverso” era stata cresciuta da una folle maestra…
Ed ora, era lì in un 15 luglio bello da morire, con piazza Signoria che regalava aliti leggeri di vento, un palazzo Vecchio che sembrava casa, con un Davide nudo fuori e dentro che sorrideva alle spose. La gonna indaco ondeggiava, la gerbera rossa spiccava, sul top di seta avorio…
E quell’ARCOBALENO di gente non la spaventò, sua figlia era felice e voleva gridarlo, non lo fece, che figura avrebbe fatto con la nuora…
Vide gli amici di sempre, i famigliari, i volti sereni, gli occhi sinceri, riuscì perfino a vedere sua madre, un’ombra dietro una colonna anche lei vestita da sposa , indossava uno stupendo tailleur pervinca anni 30, percepì anche lo sguardo di sua nonna vestita quasi dello stesso colore, fu solo immaginazione ma le dette coraggio.
La sala Rossa era gremita, in silenzio il cielo ascoltava l’unione di due persone che si amavano, un azzurro così forte da abbagliare si affacciava dalle finestre spalancate…
Due pompieri sposi di fresco, si abbracciavano, davanti ad autopompa rosso fuoco….fu la prima cosa che vide dopo la cerimonia….
Qualcosa di fresco ecco ora ci voleva qualcosa di fresco, i più giovani fuggirono con le spose, lei ringraziò qualcuno lassù e si avviò con pochi intimi verso piazza Santissima Annunziata…il David di Michelangelo la salutò strizzandole l’ occhio….infondo era stata una giornata …normale…

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

5 pensieri riguardo “La gonna indaco”

  1. Carissima mi hai fatto tornare in mente che anche io al matrimonio di mia figlia avevo un abito che potremmo definire indaco ! Era di trina e non lucente come la tua gonna ma..indaco lo era di sicuro! Bello questo matrimonio Arcobaleno e bello com ce lo fai vivere un po’ anche a noi lettori.

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  2. Il matrimonio di una figlia, sarà sempre una giornata speciale. La cornice poi è quella di chi ha visto passare tante di queste cerimonie. Ma l’emozione della mamma sarà stata intensa come la sua gonna indaco

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  3. Come sempre ci apri lo scrigno e vengono fuori tesori. Emozioni fresche, lucenti, candidi sentimenti vestiti di indaco

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