Vedo orizzonti – di Stefania Bonanni

Vedo orizzonti, dove altri vedono confini. E non sono di un altro pianeta, solo una che da questa estate si sente Frida addosso. L’ho letta, ho copiato i suoi quadri, ho rivisto il film sulla sua vita, l’ho pensata, e sentita. E cerco gli orizzonti, e so che i confini me li porto dietro, costruiti con alte mura. Ma gli orizzonti li vedo immensi, colorati d’Alba, di tramonto, di foglie di ulivi argentati, o di alberi rossi d’autunno. Come tutto quello che ci si offre disteso dalle scale davanti alla Chiesa di San Quirico a Ruballa. Come la vista alla quale si sono girate le spalle , per cercare riparo dalla pioggia, quando siamo entrate. Salvo scoprire che l’interno è pieno di esterno. Le pareti sono dipinte di verde, i quadri colorano come i fiori i prati. La Croce d’oro sembra raggio di sole. Il povero Cristo, un uomo dolente, addolorato da una vita dura e faticosa, giovane e tormentato. La Croce che non può smettere di portare, abbraccia lui e chi lo guarda, in uno stesso orizzonte. Tanti colori, ma resta negli occhi l’indaco, che riesce nel suo scopo di rimanere impresso negli sguardi. Così diverso dai rossi, marroni, gialli, verdi, rubati alla natura intorno, normali. Così stupefacente che dipinge solo vesti di santi, e sempre quelle della Madonna. E fa pensare al cielo, all’immenso, al divino. Tutte cose che mettono soggezione. Salvo che poi, quando un paio di giorni dopo la visita alla chiesina, il cielo ha smesso di rovesciarci addosso tutte le lacrime che aveva messo in serbo, ed è tornato il sereno, mi sono sentita avvolta dall’indaco. Tutto il cielo era azzurro, o celeste, o forse indaco, proprio quello strano incrocio di ciano virato al magenta. Invece era solo cielo, tappezzato di nuvole bianche, gonfie, stracciate. Sembrava che qualcuno avesse voluto trattenere la Madonna tirandola per l’orlo del mantello indaco, che si è strappato, formando filamenti di nuvole bianche. Era cielo, solo cielo. Il cielo su di noi, che si colora degli occhi nei quali si specchia.
Pagina di una bellezza unica, piena di sensazioni, tremiti, vibrazioni che ci appaiono potenti sotto le pennellate sempre semplici e decise di Stefania
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e poi quel cielo “che si colora degli occhi nei quali si specchia”………bellissimo
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Come la pioggia ☔️ gocce di belle emozioni. Grazie Stefania e bellissimo
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Una tavolozza perfetta, piena di sfumature stupende.
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Bella l’immagine del mantello che si strappa e forma filamenti di nuvole bianche, brava Stefania
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Pezzo molto bello Stefania/Frida con la tavolozza di colori che Usi per dare le tue pennellate. Mi piace pensare in termine di orizzonti pure nella consapevolezza che ci portiamo appresso anche dei confini. E questo cielo in finale lo vedo come una gran coperta soffice e calda che conforta e consola e riempie di uno stato di benessere!
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