Indaco aziendale – di Luca Di Volo

Foto di Michal Jarmoluk da Pixabay
Quella mattina Lucio Davoli, nel suo ufficio, stava leggendo il quotidiano della sua città. Si godeva sempre quello scorcio di tranquillità mattutino prima che segretarie, sindacati, riunioni, progetti…tutte cose create per infliggergli le più acute sofferenze, cominciassero la loro ronda giornaliera .
L’aveva colpito un articolo, in terza pagina, sorprendente e un po’ insolito. Si intitolava ”L’indaco, questo colore sconosciuto”. Cominciò a leggere, curioso per come il titolo trattava quel bell’azzurro che invece era ben noto in natura e nella pittura…e una delle sfumature più affascinanti dell’arcobaleno.
Leggendo però, il punto di vista dell’autore, uno sconosciuto studioso di arte, gli fu chiaro.
Raccontava che, per secoli l’azzurrite, di colore indaco, nella pittura, era stato il fratello minore del più nobile lapislazzulo…. una specie di “blu de noantri”, più economico e meno fulgido. L’autore proseguiva dicendo che invece, se ben usato, anche il modesto indaco, fatto con materiali più nostrali ed economici, poteva sortire effetti sorprendenti, che nulla avevano da invidiare a quelli ottenuti dal suo più nobile fratello…. e citava vari capolavori, soprattutto di artisti toscani che, costretti dalla tirchieria dei committenti, erano tuttavia riusciti ad ottenere prestazioni affascinanti da questo colore così trascurato…
Fu distratto dal telefono: ”Ciao Lucio, sono Vittorio…”. Vittorio Ducetti, uno dei più noti perdigiorno della Direzione, sempre perso in progetti più o meno pazzoidi, che regolarmente erano inattuabili, però una persona colta e sensibile. . e poi, era un amico. .
“Dimmi Vittorio…”. Piccolo silenzio…poi ”Senti Lucio, da quant’è che non parli con qualcuno della Direzione. . ?!”
Davoli sentì un lieve brivido al collo. . in effetti aveva messo il dito sulla piaga. . era proprio quello che lo assillava in quei giorni. . lo strano e insolito silenzio della Direzione Aziendale.
“Beh. . in effetti sono parecchi giorni…”
“Lucio, lo sai meglio di me…questi silenzi assordanti non significano mai nulla di buono…. ”.
Lucio Davoli si irrigidì…che diavolo voleva dire . . era sempre stato criptico. . ma ora….
“Vittorio. . se sai qualcosa dimmelo subito…non fare scherzi …”
“No no. . io non so nulla . . vedo solo una certa agitazione. . ”
Bugiardo. . sapeva eccome, Lucio ne era più che sicuro. .
Chiuse la conversazione con un grave senso di oppressione al petto…. Sentiva la realtà come restringersi intorno imprigionandolo come una specie di una catena impalpabile…
E gli venne in mente quando, qualche tempo prima, alla fine di una esasperante riunione sindacale, uno dei più ignobili partecipanti, un sindacalista che tale era solo di nome, dato che aveva fondato una sigla con solo sé stesso, gli aveva detto: ”Ingegnere, non si rallegri, verranno anche per lei tempi brutti…”. Era un mentecatto, ma Lucio ogni tanto ci rabbrividiva sopra…
Sentì il bisogno di rassicurazione. . telefonò ad un collega che sapeva essere grande intrallazzatore. . lui qualcosa doveva saperla…
Fu servito a dovere…”Ah. . non lo sai. . ? Come mai non ti sei interessato…?” …Ora era anche colpa sua….
“ E io dove vado a finire?” Più che una domanda era un grido d’angoscia. .
“Sarai responsabile dei magazzini…. ”
Dunque questo era il suo futuro. . un magazziniere di lusso….
Uscì…insomma. . gli avevano or ora detto che aveva perso il posto…Tutto gli sembrava così irreale….
Alzò gli occhi in alto, fu avvolto dal meraviglioso indaco del cielo: nitido, brillante, senza neanche una nuvola che ne offuscasse lo splendore.
E quella magnificenza lo avvolse. . e lui fu trasportato in un iperuranio dove i miserabili intrighi, la colossale Direzione e l’Azienda non furono che pigmei trascurabili.
E meno male che l’indaco era l’azzurro dei poveri…..
Trovo oggi un Luca brioso ed attento conoscitore ,di colori,dialoghi,ed aspetti umani, .
” Il modesto indaco” oggi mi farà compagnia, grazie Luca
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E grazie a te Rossella,temevo che il
mondo aziendale fosse troppo prosaico e meschino per fare da cornice ad un racconto per questo gruppo,ma forse mi sbagliavo.😀
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