Solitudine alla finestra – di Sandra Conticini

L’avevo sempre vista lì a quella finestra, ogni volta che arrivavo in macchina o a piedi mi salutava e scambiavamo due parole. All’inizio era attiva, usciva con le amiche, faceva volontariato, ma via via che il tempo passava le cose da fare diminuivano e si lamentava. Quando la incontravo fuori avevo paura che potesse cascare perchè la vedevo sempre più incerta su quelle gambe che erano state belle e forti.
Un giorno mi fece entrare in casa, mi disse che sua figlia aveva deciso di metterla in una residenza assistita. Io rimasi malissimo, mi iniziarono a scendere le lacrime e provai a dirle: – Ma non poteva rimanere a casa con una persona che potrebbe venire qualche ora? –
– No se lei ha deciso così, va bene. Lei ha la sua famiglia e non voglio essere di intralcio -.
Poi mi portò in giro per casa chiedemdomi consiglio di cosa poteva portarsi, facendomi vedere il suo corredo, e tutto quello che aveva di più caro, questo feceva capire il grande dispiacere che provava nell’abbandonare la sua casa. Quando uscii da quella casa avevo rabbia mista a tristezza, non ci potevo credere che ad un genitore si potesse fare una cosa così, senza che fosse d’accordo e considerando che non aveva perso la testa.
Io da quel giorno non l’ho rivista, perchè non ho mai avuto il tempo di andare a trovarla, ma i primi tempi che vedevo la finestra chiusa provavo un senso di vuoto e la pensavo.
Dopo qualche anno se ne andò e, in questo periodo che non si parla altro che di case di riposo e di persone che se ne vanno, ripenso a lei e a tutte quelle persone anziane chiuse in queste strutture, senza vedere un figlio, un nipote, senza camminare, molti non capiranno cosa sta succedendo, ed anche per i parenti che hanno notizie ogni tanto, senza sapere se saranno veritiere, deve essere un incubo. Queste persone spariscono dalla vita in piena solitudine e non aver potuto stare accanto a loro per me sarebbe stato un dispiacere incolmabile.
tenerezza e malinconia….e soprattutto empatia
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Leggendo l’hai fatta vedere anche a chi legge.La pensiamo anche noi..come pensiamo a tutte quelle povere persone anziane finite così male e senza cure. Brava Sandra
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Le case di riposo sono scrigni pieni di tesori.Spesso dimenticati.
Purtroppo
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Purtroppo tutto questo è la parte più drammatica ma profondamente vera di questa nostra tragedia. Grazie per avercelo ricordato così sensibilmente.
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Tanta tristezza .
Il poco valore che abbiamo quando diventiamo anziani.
Sei una persona cara
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